Intervista alla scrittrice Roberta Amorino


by Pier Carlo Lava
Roberta Amorino nasce a Napoli nel 1977 ma ben presto si trasferisce in provincia, a Pomigliano d'Arco. Fin dalla tenera età di otto anni, intraprende lo studio del pianoforte, dedicandosi, più tardi, all'arte del disegno, della pittura e del mosaico. La passione per il disegno, mai sopita, le permette di creare personalmente la copertina di "Riso in giallo". Contemporaneamente si origina, in modo del tutto naturale, la passione per la scrittura,  in seguito per gli studi classici e giuridici. Nel 2011 viene pubblicato il suo primo libro "Se ragioni ti sposo" (Edizioni Eracle), un successo nel campo degli scritti umoristici, che le fornisce l' occasione di presenziare, in qualità di ospite d'onore, a numerosi eventi tra cui la "Festa del libro in Mediterraneo" a Ravello, e molteplici fiere del libro. Partecipa, in qualità di co-conduttrice, a trasmissioni radiofoniche presso Radio Vesuvio ed è ospite, per un'intervista, presso Radio Antenna Campania. Rilascia, inoltre, interviste ad importanti testate giornalistiche on line e cartacee. Caratteristica peculiare dei suoi scritti è la capacità di mettersi in gioco in prima persona, mostrando di possedere la preziosa e rara dote dell'autoironia. "Riso in giallo", il suo nuovo lavoro, di cui ha curato anche la copertina volutamente non corretta con programmi di grafica o altro, per conferirle un aspetto più naturale e meno artefatto. L’abbiamo intervistata, queste le sue risposte alle nostre domande:
Chi è, dove vive e cosa fa nella vita oltre a scrivere Roberta Amorino?
Sono una ragazza semplice e spontanea col dono dell'ironia. Vivo a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, e lavoro con mio fratello.
Che influenza hanno avuto i tuoi genitori sul tuo futuro da scrittrice?
Mio padre, in particolare, ha avuto un'importanza fondamentale nella mia formazione di donna e di scrittrice. Prima ancora che potessi pubblicare il primo libro, già mi chiamava:"La mia scrittrice". Aveva visto molto lontano! A mio padre sono dedicate le mie opere.
Com’è nata in te la passione per la scrittura e cosa provi quando scrivi?
Ho iniziato a scrivere molto presto anche se solo più tardi ho pensato alla pubblicazione. Si può dire che la scrittura sia nata con me. Credo sia un dono. Per me scrivere è qualcosa di spontaneo, naturale; è come respirare.
Chi è per te una scrittrice e come pensi venga vista dalla gente?
Credo che la vera scrittrice sia colei che scrive per comunicare un messaggio che sente interiormente, non per vendere copie. Quella è solo una conseguenza materialistica del proprio lavoro. L'importante è trasmettere emozioni piacevoli ai lettori, saperli coinvolgere, lasciare un segno. Dalla gente una scrittrice è sempre trattata con rispetto. Almeno a me accade questo.
Come nasce quello che scrivi e su cosa ti piace scrivere in particolare?
Ciò che scrivo nasce dall'osservazione della realtà e dall'esasperazione ironica di vizi e virtù. Ammetto di essere talvolta irriverente, ma credo che la comicità derivi anche dal
modo in cui una battuta viene scritta. Alcuni testi, seppur ironici, non rispettano il ritmo delle battute e questo è un vero peccato perché così si rischia di annoiare il lettore. I miei libri, invece, contengono una battuta quasi ad ogni rigo. Non è affatto facile scriverli, ma il risultato ripaga di ogni fatica. Adoro sbeffeggiare i "nevrotici", soggetti non proprio normali, esasperandone le componenti strane.
Hai scritto Riso in Giallo e Se Ragioni ti Sposo, ce ne vuoi parlare?
"Se ragioni ti sposo" è il mio primo libro; fresco, ironico, irriverente e divertentissimo. La protagonista sono io e sono alla ricerca, come molti giovani del nostro tempo, dell'anima gemella, per cui mi affido anche allo strumento del web. Purtroppo, però, non faccio che imbattermi in "nevrotici" che ne combineranno di tutti i colori, senza riuscire mai a mettere in piedi una storia d'amore solida e duratura. L'opera, apparentemente scanzonata, in realtà riflette la crisi di valori della società attuale. In pratica, innumerevoli battute filtrano un messaggio profondo.
Anche in "Riso in giallo" sono tra i protagonisti, stavolta però nelle vesti di un commissario di polizia chiamato ad indagare sulla morte della contabile di una pazza casa di appuntamenti. Inutile dire che anche qui i personaggi sono "nevrotici ad un passo dalla camicia di forza" e quindi divertentissimi. È un libro difficile da scrivere perché alterna risata e riflessione.
Che messaggi desideravi trasmettere con i libri che hai scritto?
I messaggi sono sempre molto profondi perché connessi intimamente alla crisi di valori. Di messaggi però ce ne sono diversi; lascio al lettore il piacere di scoprirli, divertendosi.
Quali sono le recensioni e i commenti sui libri che hai scritto che ti hanno più colpito?
Sicuramente queste recensioni sono tra le migliori:
Recensione (quattro stelle) di "Riso in giallo" della lettrice Lidia Ottelli.
Un omicidio tra le risate. 
Roberta (commissario Amorino) Marco (assist­ente), Alfio (il giornalista) la Maniaca (la Maniaca) un cadavere, i coniugi Pina e Maurizio, Nino e Adele, Sonia (amica zitella che ha problemi con la cellulite e non solo) e molti altri bizzarri soggetti. 
Roberta indaga su un omicidio e s’imbatte in personaggi a quanto ridicoli e nevrotici, in luoghi a dir poco eccentrici fino a scoprire l’omicida. Penserete un giallo, un thriller, un horror.. No! Niente di tutto questo, Riso in giallo è un divertentissimo racconto tra un omicidio, una casa un po’ strana, un commissariato disordinato e la scoperta di chi ha ucciso Carosella. 
Divertentissimo con battute esilaranti , dialoghi accattivanti e battute irresistibili con un finale tutto da scoprire. Irriverente, divertente , una piacevole lettura sotto l’ombrellone. 
L’autrice trasforma io suo racconto in un labirinto di esilaranti vicende in uno scenario tragicomico,picchi di tragico riflessivo con nevrotici effetti collaterale. 
Tratto dal libro: «Finalmente mia figlia ha trovato un lavoro alla sua portata; pensa che fa la LAP…». Le amiche, di rimando, chiedevano «Cos’è la LAP? Fa per caso la LAP… DANCE?», ignorando che LAP sta per “lavoratrice a progetto”! 
Recensione di "Se ragioni ti sposo", opera di Roberta Amorino, della lettrice Roxana Anton.
Mi e’ soprattutto piaciuto lo stile di Roberta, fresco, ironico, intelligente, mi ha proprio fatto ridere. In questo libro lei elenca tutti i suoi “musi” cioe’ tutti i tipi immaginabili e inimmaginabili di uomini dalle piu’ varie stranezze. Si potrebbe fare quasi un’enciclopedia comica in volumi che ahime’ – penso non avrebbe mai fine, e penso che ognuna di noi potrebbe aggiungere un qualche "tipo" che ci e' sicuramente capitato.
A me di piu’ sono piaciuti Dante ed il Temporeggiatore, ma ognuno di questi incredibili personaggi ha i suoi tratti piccanti molto ben dipinti dalla fantasia inesauribile dell’autrice. Roberta li classifica e addirittura da’ loro anche delle vere e proprie definizioni “scientifiche”, con un’ironia che a volte rivela un' allegra e umana tenerezza nei confronti di questi casi davvero senza speranza.
La saga di una ragazza alla ricerca dell’anima gemella che si imbatte in ogni specie di psico-neuropatico "principe azzurro" che la mente umana potrebbe concepire ci rivela lo stile giovane, fresco e molto promettente di questa nuova autrice. Continua cosi’ Roberta, sono certa che se lavori duro farai proprio una bella carriera perche’ il tuo e’ davvero un grande talento innato.
Quali sono i libri che preferisci, oltre ai tuoi?
Leggo soprattutto testi a sfondo psicologico, come ad esempio "Donne che amano troppo" di Robin Norwood, ma anche opere ironiche e romanzi di scrittori emergenti.
Che cosa ti ha insegnato la scrittura?
Ad esprimere me stessa senza paura di essere giudicata. Esporsi al pubblico ed accettarne il giudizio è una grande prova che mi ha aiutata a maturare, come persona e come scrittrice.
Stai già scrivendo il tuo prossimo libro, ce ne puoi parlare?
Non posso anticipare molto, da brava napoletana scaramantica. Posso solo dire che, quanto a risate e divertimento, non sarà da meno rispetto ai predecessori. Sto scrivendo un'opera che davvero vi farà piegare in due dalle risate. Posso affermarlo con certezza perché è l'effetto che fa anche a me mentre scrivo.
Come vedi il presente e il futuro della cultura nel nostro paese?
La cultura è un patrimonio da preservare, prima singolarmente, e poi collettivamente. Bisogna sostenere ogni forma di espressione, letteraria ed artistica. Purtroppo noto una certa "pigrizia" generale che ostacola la diffusione della cultura. Credo che i libri umoristici, in particolare, contribuiscano a vincere tale "pigrizia"; insomma sono un incentivo alla lettura. 
Una scrittrice come immagina la politica e che cosa vorresti chiedere ai politici?
Una scrittrice immagina la politica come una qualsiasi ragazza moderna piena di sogni ed aspettative. Vorrei chiedere ai politici, senza far polemica ma facendo una proposta costruttiva, di essere più vicini al popolo e di ascoltarne la voce, quella voce che sta diventando un grido di dolore di tante famiglie in difficoltà.
Programmi per il futuro e sogni nel cassetto?
Per il futuro vorrei continuare su questa scia di positività ed ironia e, soprattutto, guadagnare sempre più la stima ed il rispetto dei lettori che anche oggi mi premiano, seguendomi con affetto. Il sogno nel cassetto? Direi che si è già realizzato: diventare scrittrice.

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