Antonella Ronzulli, poetessa: La cultura sarà sempre un patrimonio essenziale dell’uomo


by Pier Carlo Lava
Antonella Ronzulli nasce nel 1963 a Novi Ligure, dove vive e lavora, ama la sua famiglia, la sua città, la poesia e la fotografia, i cani e i gatti, ascoltare buona musica e viaggiare in camper. Partecipa a concorsi letterari con buoni risultati, a manifestazioni culturali ed eventi di promozione del suo libro e degli autori delle sue collane editoriali.
Le sue poesie, presenti in vari siti ed antologie poetiche, e le sue fotografie esposte in mostre ed eventi culturali, le valgono l’inserimento nella pubblicazione “L’Indicatore Novese 2012 – Annuario della vita e delle attività sociali e sportive di Novi” e la copertina della prestigiosa opera “Punto – Almanacco della Poesia Italiana 2012”. L’abbiamo intervistata queste le sue risposte alle nostre domande:
Ciao Antonella e benvenuta nel blog, ci racconti chi sei, dove vivi e che cosa fai nella vita, oltre a scrivere?
Ciao, grazie per avermi invitata. Nasco nel 1963 a Novi Ligure, sposata, Assistente Amministrativa presso l’ASLAL, adoro cani e gatti, ascoltare vari generi musicali e amo la vita in camper per la libertà che mi regala. Mi piace leggere, letteratura, medicina, tecnologia, filosofia. Non faccio differenze in quanto sono avida di sapere e da sempre ho la passione della fotografia. Semplicemente una donna, così amo definirmi, una donna come molte, con una splendida famiglia e una vita serena. Nel blog antonellaronzulli.wordpress.com ci sono io, con le mie passioni, la mia vita, il mio incedere esistenziale fatto di alto e di bassi, di amore e dolore...  
Tu sei nata a Novi Ligure, ci racconti qualcosa della tua città?
Novi ha un patrimonio storico culturale importante, come i Palazzi nobiliari dalle facciate dipinte, le Ville delle ricche famiglie genovesi, le Chiese con l’antica Pieve, la Battaglia di Novi, la
Carbonifera,
la Ferriera, la torre del Castello e le sue mura, la Biblioteca nell’ex convento seicentesco delle Clarisse, l'ottocentesco Teatro Romualdo Marenco, il Museo dei campionissimi (Costante Girardengo e Fausto Coppi) vasta esposizione dedicata alla storia della bicicletta che ospita importanti manifestazioni fieristiche. C’è molto da ammirare insomma, ma c’è anche l’altra Novi, quella del patrimonio gastronomico: è la patria del cioccolato, della focaccia, dei canestrelli, della farinata, dei corzetti, dei ceci della Merella.
Cos’è per te un Poeta e c’è qualche poeta che ti ha ispirato?
Letteralmente il poeta è chi crea (poiesis), che usa la poesia per “dire” qualcosa. Esiste il poeta che scrive per se stesso, comunicando istintivamente passioni e sentimenti, c’è il poeta vate che cerca di guidare le masse secondo valori morali e filosofici (tra virgolette), c’è il poeta maudit che rifiutando le regole imposte dalla società, scrive e vive in maniera provocatoria, talvolta autodistruttiva. Un poeta è chi riesce a coinvolgere soprattutto sé poi il lettore, che lo empatizza nelle sue parole, che lo fa meditare, che lo emoziona. Esiste la poesia senza emozione? Per me, no! Ci sono scrittori-poeti che ritengo maestri, Hermann Hesse, Ezra Pound, Charles Bukowski, Pablo Neruda, Alda Merini (rivedo in lei tratti del mio carattere, decisa, diretta, incurante dei pre-giudizi, ma concentrata sulle sue idee): tutti grandi autori che mi invitano a riflettere; mi sto inoltre dedicando alla lettura dei poeti-filosofi Hans-Georg Gadamer e Friedrich Nietzsche: “La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli” parole di Nietzsche che ho riportato all’inizio del mio libro, per quanto in linea con il mio pensiero.  
Come è nata la tua passione per la poesia e cosa provi quando scrivi?
Non è stata una scelta, è la poesia che mi ha cercata. Non avevo mai pensato alla scrittura, ma un giorno è successo qualcosa di tremendo e la mia vita è cambiata; ho dovuto superare problemi, sconfiggere rabbia e dolore, e sono stata aiutata: ho incontrato la poesia. Il tormento usciva da me e restava sulla carta, mentre io diventavo ogni giorno più forte, ho compreso che mi aiutava, mi faceva stare bene e non ho più smesso. Cosa provo quando scrivo? Emozione, senza emozione leggo solo un insieme di parole, Le poesie nascono sempre da situazioni della mia vita che, nel bene o nel male, catturano la mia mente, attimi di felicità o di dolore, attimi precisi in cui scavo a fondo e cerco il senso. Sono soddisfatta solo quando riprovo l’intensità del momento e non solo un freddo ricordo. La sintesi è una qualità che prediligo, cerco di esprimermi con poche parole, a volte anche forti e mettere su carta i miei pensieri mi ha fatto raggiungere la serenità interiore. Penso che la creatività sia stata dentro me da sempre, vedi la
fotografia, ma solo adesso riesco completamente ad esprimerla.
Che cosa ti ha insegnato la scrittura poetica?
Cosa mi ha insegnato e cosa continua ad insegnarmi ogni giorno in verità: ad esempio leggere Fosco Maraini con la sua raccolta di poesie “Gnosi delle fànfole” è stata per me la scoperta della metasemantica, una tecnica che mi ha affascinata così tanto da volerla provare ed è stato emozionante; ho incontrato il mondo dei poeti contemporanei, dei concorsi letterari, un momento di stimolo e confronto che non solo è importante, ma necessario. Non può esserci crescita personale senza consigli, senza discussioni, senza l’ammettere gli errori e conoscere i propri limiti.  Ho imparato a vedere e sentire con tutti i sensi, ho modificato la mia stessa vita, ma sento di avere ancora molta strada da percorrere e sono pronta a farlo, con la solita  determinazione di sempre.
Come concili la vita di tutti i giorni con la scrittura e quanto tempo gli dedichi?
La poesia ormai è parte della mia vita, Nella notte nel buio e nel silenzio i miei pensieri volano, si librano ma ogni attimo può essere quello giusto perché ti colga. Dipende da quando sento  la “Exis” di farlo. Non posso quantificare il tempo, ci sono poesie scritte in pochi secondi, altre in giorni o mesi interi; io scrivo d’istinto, pulsionalmente, quello che sento in quel preciso alchemico attimo. Spesso solo  parole ancora confuse che mi girano nella mente: solo quando riprovo l’emozione che mi ha portato a scriverne la mia poesia è nata.   
Hai scritto tra gli altri: “AliVive” e “Attimi, il puzzle della vita”, ce ne vuoi parlare?
“AliVive” è nato in un momento particolare della mia vita; un problema di salute mi aveva resa debole, anche psicologicamente, ed io donna forte e sicura prima, quasi vegetavo. Ma dentro di me non accettavo questa condizione e alla fine mi sono ribellata. Ho iniziato a scrivere, come già spiegato in una precedente risposta, e liberandomi ho
ripreso il controllo della mia vita, ero di nuovo “viva” e sono tornata a “volare” verso i miei sogni. “AliVive” è la fotografia di quel preciso periodo. Ne parlo volentieri, anzi spero che la mia storia, certamente uguale a molte altre, possa aiutare qualcuno; quando in un secondo, perché così è stato, ti accorgi che stai per perdere tutto, la tua libertà o la vita stessa, entri in una sorta di limbo, alternando  momenti di puro terrore a rabbia, apatia, speranza, ma io ho scelto di combattere ed ho vinto, ho riconquistato la mia vita. “Attimi, il puzzle della vita” pubblicato esattamente a distanza di due anni, è un libro  diverso dalle sillogi poetiche a cui siamo abituati, poiché sono maturata, cresciuta dentro, ora osservo attentamente il mondo, ne scrivo anche crudamente, vivo con più consapevolezza, nulla più in me, intorno a me è superficiale. Il testo è suddiviso in più parti, in una c’è il connubio di due espressioni artistiche con le mie fotografie che accompagnano alcune poesie, per imprimere ancora più forza alle mie parole; in un’altra dichiaro a gran voce l’importanza della condivisione, perché la bellezza nell’unirsi per scrivere una poesia è una sensazione unica che arricchisce, anche nel cuore. Questa apertura agli altri, molto forte in me, si riscontra nuovamente nella parte del libro in cui ho inserito alcune poesie tradotte in inglese e in spagnolo. Dobbiamo aprire la nostra mente al nuovo, al diverso e guardando al futuro darci la possibilità di conquistare altri orizzonti e la poesia in questo può aiutare, avvicinare, annientare la solitudine, può essere un’unione di anime.
Tu sei fondatrice del Gruppo “Progetto: Vivere in Poesia” e del blog “Néorìa - Cultura e Passioni”, ce ne vuoi parlare?
Progetto: "Vivere in Poesia" è il mio Gruppo su Facebook dedicato alla cultura, alla poesia, alla narrativa, aperto a tutti quelle che amano scrivere, leggere, sapere. Ci si può iscrivere per pubblicare poesie, commentare, confrontare, pubblicizzare eventi e concorsi letterari, fare promozione ai libri, è un piccolo aiuto per chi desidera farsi conoscere da un pubblico mirato. In pratica il nome stesso esprime l’intento con cui l’ho creato: il mio progetto è quello di condividere, promuovere, dare un contributo alla cultura per non farla morire. Il blog “Néorìa - Cultura e Passioni ha quasi lo stesso scopo, ma è indirizzato ad un pubblico più ampio, la rete internet; quindi condividere e promuovere cultura come nel gruppo, ma qui entra prepotentemente il terzo valore per me fondamentale, la collaborazione. Ho fondato il blog insieme a un amico-poeta ed è in continua crescita anche grazie ai nostri autori-collaboratori che inviano i loro contributi, permettendoci di spaziare tra arti, culture e passioni: filosofia ed estetica, letteratura, fotografia, musica, pittura, teatro, recensioni, interviste, eventi, concorsi.
Sei membro del Consiglio Direttivo e Coordinatrice del settore Arti Letterarie dell’Associazione Culturale “Il Club dei Creativi” di Novi Ligure e ideatrice/organizzatrice della Rassegna Letteraria “Aperilibro”, ce ne vuoi parlare?
L’Associazione Culturale "Il Club dei Creativi" nasce dall’unione di sette amici come Centro di ricerca e sviluppo creatività dei talenti del territorio ed è in continua  evoluzione. La nostra mission è ascoltare, condividere, confrontarsi, esprimere la propria arte e apprende quella degli altri, dove una semplice idea si trasforma in progetto attuabile. Le iniziative si moltiplicano, corsi di ballo, di cucina, di creatività, feste a tema e molto altro, il tutto dedicato sia ai grandi che ai più piccoli. Grazie alla mia passione mi è stato affidato il coordinamento del settore Arti letterarie e il mio primo impegno è stato realizzare la Rassegna Letteraria “Aperilibro” nella nostra città, cioè l’innovativa presentazione di libri secondo le ultime mode delle grandi metropoli: scoprire autori e libri oltre le parole, con musica e videoproiezioni, conversando, mentre ci gustiamo i piatti sfiziosi preparati dall’ottimo cuoco. Con l’aiuto e il supporto di tutto il gruppo i risultati dopo la prima stagione sono stati migliori del previsto: più di venti libri presentati in pochi mesi, tra romanzi, sillogi poetiche, testi illustrati per bambini, autori non solo del nostro territorio ma provenienti dal Piemonte e dalla Lombardia, un pubblico in continua espansione e richieste per una nuova edizione con posti ad oggi quasi esauriti per i prossimi quattro mesi!
Hai anche fatto esperienze importanti nel settore editoriale, ce ne vuoi parlare?
Ho collaborato con Lettere Animate Editore, dirigendo e curando le collane editoriali  “Phoetica” (poesia) e “Insieme” (antologie). E’ stata una bella esperienza che mi ha insegnato tanto, mi ha permesso di conoscere autori contemporanei e nuovi metodi di scrittura. Ultimamente mi dedico anche ai concorsi letterari, organizzandoli, facendo parte delle giurie, curandone le antologie e la mia mente assorbe anche in questo campo. Ma ci sono altri orizzonti che sto osservando…
Come vedi il presente e il futuro della cultura nel nostro paese?
Gli italiani leggono, ne sono certa, ma a parte i veri cultori della letteratura, molti scelgono indirizzati dalla curiosità, influenzati sicuramente da massicce pubblicità  mediatiche, o ancor peggio dalle mode; infatti, la critica che più spesso viene rivolta  agli editori, è la scarsa promozione-visibilità del libro, situazione vissuta dagli autori come una sorta d’abbandono; le piccole e medie case editrici dovrebbero prestare attenzione a questo segnale negativo e attuare azioni mirate in tal senso. La cultura sarà sempre un patrimonio essenziale dell’uomo, sicuramente potranno cambiare gli stili, si modificheranno le abitudini, vedi il veloce passaggio dal libro in forma cartacea all’ebook, ma sono fermamente convinta che le nuove generazioni  stiano riscoprendo il gusto di scrivere e leggere. Le difficoltà economiche attuali ci tolgono  solo la possibilità di farlo, non la voglia di imparare, né quella di goderci la bellezza della cultura in tutte le sue forme: questo è il presente, spero in un futuro migliore.  
Stai già scrivendo il tuo prossimo libro, ce ne puoi parlare?
Scrivo sempre poesie, ma al momento non ho in programma una mia nuova silloge. Il mio impegno negli ultimi mesi è stato dedicato a “Oltre Itaca, radendo il cielo” un’opera di cui sono coautrice insieme al filosofo prof. Enrico Marco Cipollini. La pubblicazione in commercio nei primi di marzo, che vanta la partecipazione di nomi importanti quali Moreno Botti e Kostas Mich Stamatis, è l’espressione poetica del gruppo EpicaEtica, comprensiva degli scritti di venticinque autori contemporanei, arricchita da note biografiche introduttive e note critiche ai testi. Quest’opera che permette di conoscere nuovi nomi del panorama attuale, arricchirà sicuramente il bagaglio personale di chi la leggerà. 
Che consigli ti senti di dare ai giovani che vorrebbero iniziare a scrivere?
Un suggerimento in realtà, è importante leggere molto, entrare in contatto con altri autori, scambiare idee ed opinioni, partecipare ai concorsi, confrontarsi, perché sono fermamente convinta che la nostra mente ha bisogno di continuo nutrimento. Non meno importante è conoscere il proprio obiettivo: molti autori scrivono poesie  stupende, ma non hanno nessuna intenzione di pubblicare, scrivono per loro stessi, altri invece mirano al successo, ma ripeto, è una scelta personalissima. Lo stesso consiglio vale per la pubblicazione, chiedete pareri e esperienze ad altri che prima di voi lo hanno fatto, il mondo dell’editoria offre un oceano di possibilità da valutare con molta attenzione.
Programmi per il futuro e sogni nel cassetto?
Ho vari progetti, alcuni di prossima realizzazione, sempre nella promozione della cultura. Il futuro? Scrivere e credere nei miei sogni.

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