L’aspide e la rosa un mistero in poesia, edita da Lorenzo Fornaca


Presentato domenica 19 a Masio (AL) il recente volume edito da Lorenzo Fornaca
L’aspide e la rosa un mistero in poesia
È stata presentata a Masio, nei locali della Biblioteca comunale intitolata a Walter Perfumo e gestita da Maria Rosa Venturini, la recente pubblicazione edita da Lorenzo Fornaca: “L’aspide e la rosa” di Giusi Migliardi.
Dopo i saluti delle autorità, ha preso la parola l'editore che, ad uno ad uno, ha introdotto i relatori: l'autrice, quindi Tina Mazzetti, di cui nel corso dell'incontro si è scoperta la funzione, ed anche Giulia Rossi, voce narrante che ha proposto pagine dell'opera accompagnate dal pianista Roberto Bazzano per poi terminare, dopo l'intervento del parroco di Masio don Carlo Franco, con una splendida interpretazione dell'Ave Maria di Franz Schubert.
Protagonista indiscussa dell'incontro è però stata Tina Mazzetti che ha svelato quanto sia importante il suo ruolo in tutta la vicenda; autodefinitasi “mano scrivente”, da oltre quindici anni raccoglie scrupolosamente quanto un misterioso personaggio, un nobile spagnolo del '600: Leonard Leon Vasquino, che sistematicamente le fa visita, va a dettargli. Da queste rivelazioni ha preso forma la storia di un'anima in pena costretta a
peregrinare anche dopo la vita terrena forse per espiare le colpe commesse in vita. Il nobiluomo, per chissà quali ragioni, racconta alla compiacente ascoltatrice storie antiche, vicende di crudeltà e terrore, dettandole anche sublimi poesie che essa raccoglie e che lascino stupefatto il lettore.
Il libro, corredato di un dvd realizzato in Spagna nella regione natale del
protagonista, è già stato presentato a Isola d’Asti e ad Acqui Terme dove ha trovato grande riscontro non soltanto presso il pubblico e critica, poiché ha attirato anche l’attenzione di addetti ai lavori che spaziano dallo psicologo, al linguista, al teologo; nessuno di questi esperti ha trovato valide ragione con cui confutare quanto si evince dalla sua lettura. Monsignor Vittorio Croce, docente di teologia ed autore di numerosi saggi in materia, pur non potendosi pronunciare sulla veridicità di tutta la vicenda, ha riconosciuto che non vi è nulla che contrasti con gli insegnamenti della Teologia che considera la morte come “finis viae”, cioè un di percorso e non “vitae” ovvero della vita; don Franco Cartello, parroco della protagonista degli straordinari eventi, ha già proposto un’analisi filologica degli scritti osservando che contrariamente a quanto succede ad altri autori che tendono a raggiungere un livello espressivo standard tipico della propria cultura, in quelli di Tina Mazzetti ciò non avviene poiché talvolta si osservano pensieri profondi espressi con sublimi voli pindarici propri di coloro che possiedono un amplissimo bagaglio di conoscenze ed esperienze, mentre talaltra infantilismi tali da lasciare interdetti come sequenze di rime baciate con cuore ed similia, quasi ad indicare che siano due le personalità che hanno concorso alla realizzazione dell'opera.
Domenico Bussi

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