Spazi pubblici, il futuro è in project financing


by Pier Carlo Lava
Alessandria: La teoria deve tenere conto della realtà, il futuro anche negli spazi pubblici è prevalentemente in project financing.
In passato sono sempre stato un fautore del pubblico ma negli ultimi anni mi sono reso conto che l’evoluzione dei tempi imponeva una diversa valutazione delle possibilità e delle funzioni degli enti pubblici. In linea teorica posso anche condividere quanto scrive Luisa Lombardi opinionista come il sottoscritto su AlessandriaNews, ma ragionando in pratica mi corre l’obbligo di fare alcune considerazioni che mi portano ad avere un opinione in parte divergente. 
Innanzi tutto occorre porsi una domanda: Perchè i cittadini si stanno sempre più orientando verso gli spazi privati anche se ciò comporta dei costi ? a mio avviso le motivazioni sono le seguenti:
Negli spazi privati si trova quello che nel tempo negli spazi pubblici è lentamente venuto a mancare, mi riferisco a servizi, sicurezza  ed eventi innovativi e originali, che meglio rispondono alle esigenze delle attuali generazioni (frutto questo di specifiche ricerche di marketing) e che oggi il pubblico, anche
volendo e ammettendo che lo sappia fare, non può più permettersi.
Negli spazi pubblici a causa di precise responsabilità politiche del passato  e negli ultimi anni per la scarsità di risorse finanziarie (tanto più in un Comune in dissesto) la sicurezza non è altrettanto garantita e gli eventi, anche a causa dei motivi sopracitati, non sono sempre in grado di soddisfare le nuove richieste dei cittadini e delle famiglie.
In sintesi si potrebbe affermare che in determinate situazioni il pubblico, per mancanza di risorse e di professionalità adeguate, e le due cose sono in parte collegate, sta palesando difficoltà crescenti e che lo mettono in condizioni di non essere più in grado di competere agli stessi livelli del privato.
Cosa fare quindi? a mio avviso le strade da seguire sono due, concentrare le scarse risorse disponibili su pochi spazi pubblici, quelli più strategici e oggi più funzionanti, intervenendo per trasformarli in risposta alle nuove esigenze e coinvolgere i privati disponibili ad investire con progetti specifici negli altri esistenti e/o nuovi, mantenendo se possibile una posizione di controllo da parte del pubblico. 
Possiamo anche non essere d’accordo, ma anche per i motivi esposti da Luisa Lombardi: “In un mondo sempre più insicuro questa permeabilità spaventa e si tende spostare l’interazione collettiva in aree considerate più sicure, in spazi che sono sì aperti al pubblico, ma privati”, in futuro, gli enti pubblici locali possono realizzare iniziative per quanto concerne gli spazi pubblici, ma non solo, che prevedono investimenti di una certa entità, solo in project financing.

Commenti

Post più popolari