Oubliette Magazine, intervista a Alessia Mocci, capo redazione



by Pier Carlo lava
Oubliette Magazine, cultura e professionalità a 360 gradi, intervista in esclusiva per Alessandria Post, ad Alessia Mocci capo redazione. Alessia Mocci nasce a Villacidro e vive a Cagliari per scelta si è sempre dedicata all’arte incentrando i suoi studi sulla Letteratura e sul Cinema. Nel 2011 decide di fondare Oubliette Magazine e sin da subito ha avuto la sensazione che qualcosa di nuovo e di grande era appena nato. Alessia Mocci è capo redattore del sito Oubliette Magazine, un sito culturale di grande interesse che stiamo seguendo con attenzione da diversi anni, l’abbiamo intervistata, queste le sue risposte alle nostre domande:
Ciao Alessia e complimenti per il tuo sito che seguo sempre con attenzione e a volte pubblico i tuoi articoli, i lettori del mio blog mi pongono delle domande, perciò ti chiedo: Quando nasce Oubliette Magazine e perché questo nome?
Ciao Pier Carlo, sei sempre molto gentile con noi di Oubliette Magazine, sia per i complimenti vari sia per le condivisioni dei nostri articoli.Sono lieta di concederti questa intervista, io in genere preferisco stare dietro le quinte, ma questa volta mi son ricreduta per poter rispondere alle curiosità dei tuoi lettori e forse anche un po’ dei nostri. Dobbiamo andar indietro nel tempo sino al 2011 per parlare della nascita di Oubliette Magazine, precisamente al 16 febbraio. A quel tempo scrivevo per una cinquantina di siti letterari e culturali ma, pian piano, iniziai ad avvertire la mancanza di qualcosa, non mi sentivo libera di argomentare, percepivo su diversi magazine un’ostilità di fondo per quanto riguarda la libertà individuale, alcune volte i miei articoli subivano dure censure. Così in poche ore, il 16 febbraio 2011, intrapresi questa avventura senza aver alcun dubbio sul nome: Oubliette. Per rispondere alla tua seconda domanda dobbiamo riprendere la nostra macchina del tempo immaginaria ed approdare nel 2005, anno in cui ricordo di aver visto un documentario sui misteri dei castelli scozzesi e per la prima volta sentii il termine “Oubliette”. L’Oubliette, infatti, era una particolare prigione sotterranea, in voga ancora nel basso medioevo, nella quale si gettavano “letteralmente” i condannati a morte. Ma, la particolarità di questa prigione erano due fori posti al di sopra delle teste dei poveri sfortunati, i quali portavano alla cucina ed alla sala da ballo. Perché? Beh di sicuro le pene da scontare nel Medioevo non hanno mai avuto una buona fama… son sicura che qualcosa l’avrai e l’avrete già capita! I trafori sulla pietra della prigione erano posizionati per far entrare rispettivamente gli odori delle pietanze e la musica da ballo così che i condannati soffrissero doppiamente gli ultimi istanti della loro vita. Truce? Sì, abbastanza! La ragione per la quale ho scelto Oubliette come nome del magazine è perché ho sin da subito immaginato
i condannati al silenzio farsi strada e risalire il lungo pozzo del dimenticatoio; ho immaginato che queste intelligenze avessero qualcosa da dire. Da qui la scelta di identificarsi in un condannato che non vuole tacere e che pian piano, pietra dopo pietra, articolo dopo articolo, riesca a veder nuovamente la luce ed aver la piena libertà della propria vita. Dal 2011 ad oggi si sono uniti a me tanti collaboratori residenti in tutta Italia, siamo un gruppo compatto, forte, ma soprattutto libero di interpretare e libero di promuovere ciò che più ci piace.
Parliamo di statistiche del sito, qual è la media giornaliera di visite, quanti sono i sottoscrittori che ricevono gli articoli pubblicati e dalla nascita quante visite ci sono state?
Le domande dolenti per ogni capo redattore, eccola… la aspettavo caro Pier Carlo e spero di soddisfare la tua curiosità sui nostri numeri però prima mi sento di dare una piccola precisazione. Oubliette Magazine dal 2011 al 2012 ha vissuto ospite sulla famosa piattaforma di blog Wordpress, totalizzando esattamente più di 200.000 visite con un totale di 1.140 articoli pubblicati. Numeri interessanti per il primo anno di vita, ed è stato questo a farmi prendere la decisione di innalzare Oubliette a qualcosa di più di un blog, perché già era una realtà vivace più vicina ad una grande comunità interessata all’arte.  Diventò così uno spazio web autonomo e ciò che permesso Oubliette di migliorare la sua grafica e le possibilità di diventare un punto di riferimento culturale. Dopo soli due mesi, il magazine diventa Fonte accreditata per la sezione Cultura di Google News ed in quel momento ho capito di aver fatto la scelta giusta! Dal 2012 ad oggi abbiamo registrato 1.819.000 visite e siamo arrivati a più di 5.200 articoli online, dei quali il 95% presenta un contenuto critico originale sulle diverse categorie del sito mentre il restante 5% è dedicato alla pubblicazione di comunicati stampa. Per rispondere, invece, alla tua domanda sui sottoscrittori, devo ammettere che ho commesso un terribile errore. Infatti, è da meno di un anno che ho dato la possibilità di iscrizione sul magazine registrando 220 sottoscrittori che ricevano ogni giorno email con i nostri articoli. Forse qualcuno di voi si starà chiedendo il perché di questa mia scelta. Una risposta certa non posso darla, ma un’ipotesi sì: da quando siamo Fonte Google News abbiamo visite dirette e non ho sentito il bisogno di iscritti per promuovere i nostri articoli. Dunque Oubliette per questo motivo è carente di sottoscrittori, ma forse questa intervista porterà fortuna a questa sezione un po’ trascurata. Per chiudere il discorso vorrei lasciare una piccola rivelazione di cui penso sia all’oscuro anche qualche collaboratore del magazine: il primo Oubliette su Wordpress è ancora consultabile all’indirizzo: https://oubliettemagazine.wordpress.com/. Ho deciso di tenerlo in vita per memoria storica e per grande affetto. 
Quali sono gli obiettivi o se preferisci la mission di Oubliette?
Domanda estremamente difficile e ti spiego il perché. Il magazine nel tempo è mutato parecchio, è nato come spazio libero nel quale potersi esprimere ma, come ti ho accennato prima, è diventato altro: una realtà presente in quasi tutto il territorio italiano che non solo si esprime ma partecipa attivamente ad anteprime cinematografiche, festival, eventi, live, sport. Dunque non posso dirti con certezza quali siano i nostri obiettivi perché continuano ad ampliarsi con il passare dei mesi o con l’ingresso di un nuovo collaboratore che trasmette nuove idee. Ciò che di sicuro non è cambiata è la sensazione di libertà che si prova quando si leggono i nostri articoli in quanto, promuovendo io stessa una linea di differenziazione di pensiero, Oubliette si mostra come un fluido disomogeneo per quanto riguarda le tendenze e le passioni dei collaboratori ed, in duplice modo, posso anche affermare che sia un fluido omogeneo per la qualità dei pensieri espressi. 
Oubliette effettua collaborazioni con festival, creazioni di concorsi letterari, creazione di booktrailer e di e-book. Ne vuoi parlare?
Ma sì certo! In quattro anni e mezzo ci siamo sbizzarriti in moltissime varianti di collaborazioni e partecipazioni sia online che sul territorio fisico. È letteralmente impossibile elencarti tutte le collaborazioni che siamo riusciti a concludere, perché credimi son tante. Però, non ti lascio a bocca asciutta, e ti parlerò di quelle più durature e stimolanti come lo Skepto International Film Festival ed il Festival Med in Art, due realtà sarde di notevole spessore artistico; la prima si avvia alla settima edizione e si presenta come un festival di cortometraggi provenienti da tutto il mondo, una Babele di linguaggi in piccoli film d’autore, la sede del festival è Cagliari. La seconda realtà ha visto la sua terza edizione il 7 ed 8 agosto a Samassi e di sicuro saremo presenti anche per la quarta edizione nel 2016. 
Nel 2013, esattamente da febbraio a giugno, Oubliette ha promosso ed organizzato dieci appuntamenti del progetto “Aspettando il domani” presso il Circolo Nai a Cagliari. Da gennaio a luglio 2014 è, invece, stato sponsor e media partner della Seconda Edizione dell’Uma Fest, un festival Underground Metal Alliance con 14 concerti in giro per l’Italia che ha toccato Milano, Roma, Treviso, Cagliari, Firenze, Brindisi, Bologna, Genova, Lecce, Napoli, Udine. 
Una partnership importante è stata quella del settembre 2014 con la Biennale MArteLive a Roma e dintorni laziali. Vorrei anche ricordare la prima edizione del 2014 di “Ritmicamente Arbus” che devo ammettere mi ha sbalordito per la bravura di tutti i musicisti presenti. 
Nel campo editoriale posso nominarti la collaborazione con  la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni, Draw Up Edizioni, Carello Editore, Bastogi Libri, Kogoi Edizioni, Diamond Editrice e Watson Edizioni. Con le prime quattro case editrici il discorso collaborativo si è ampliato con le pubblicazione di libri di diverso genere, dalla poesia alla favolistica, grazie alla creazione di una sottocollana editoriale itinerante. Perché itinerante? Beh semplice, il discorso libertà e conoscenza senza limite è sempre valido! Oltre a queste collaborazioni, sin dal primo anno Oubliette ha puntato sulla letteratura e la passione per la scrittura creando non solo concorsi letterari a premi (booktrailer, libri, pubblicazioni) ma veri e propri giochi letterari che, in un secondo momento, son divenuti veri e propri e-book consultabili, che presentano anche bellissime illustrazioni frutto di collaborazioni con artisti visivi. Ed a proposito di questo, mi viene in mente un e-book “Black News” edito nel 2013 che vede la partecipazione di 40 illustratori sardi nel quale si cerca di dare uno sguardo alla morte, l’e-book prende avvio dal social network twitter, e se ti ho incuriosito, dai pure un’occhiata sul magazine, troverai il banner corrispondente. 
Nel luglio 2015, Oubliette ha promosso un workshop di ritrattistica di cinque lezioni tenute dall’artista SEM (Sara Elena Meloni), la cui mostra finale sarà verso i primi di ottobre presso il Circolo La Marina Sankara di Cagliari e colgo l’occasione per invitarvi ovviamente!
Dal 1 al 2 ottobre, invece, saremo Media Partner della manifestazione “Urbe 2015” che si terrà a Roma, presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Ateneo Roma Tre. Dal 1 al 4 ottobre a Faenza siamo occupati con il MEI 2015 e, nella mia terra, a Cagliari ci occuperemo dal 2 al 4 ottobre della Seconda Edizione del Festival Smart Cityness promosso dall’Associazione Culturale Urban Center Cagliari. 
Non posso non citare la nostra partecipazione alla prestigiosa Fiera del Libro di Francoforte (Buchmess) con due speciali antologie di poesia e prosa denominate Melancholy Collection. Ed ora smetto di fare elenchi perché potremmo stare qui per tanto tanto tempo, in quattro anni Oubliette Magazine è stato protagonista e collaboratore di tantissime realtà culturali e non solo, infatti, sponsorizziamo anche lo sport amatoriale con due squadre di pallavolo mista in Sardegna. 
Possiamo dire che Oubliette è un sito di cultura ed arte a 360° gradi?
Beh penso di aver confermato indirettamente a questa domanda con la mia precedente risposta! La contaminazione artistica è tutto.  
Con quali criteri hai scelto i collaboratori?
Qualcuno l’ho scelto io, ma la maggior parte hanno scelto Oubliette prima ancora di conoscere me e capire che cosa fosse esattamente il magazine. Ovviamente ci sono dei criteri da osservare e soprattutto regole di pubblicazione ma sono segreti che non posso rivelare! 
I collaboratori di Oubliette rappresentano tutto il territorio nazionale, questo ovviamente è un grande punto di forza del sito, c’è però una netta prevalenza di donne, ci puoi dire perché?
Sì hai ragione su entrambe le linee. Copriamo quasi tutta Italia con maggiore concentrazione in Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ogni collaboratore ha una storia a sè e sarebbe decisamente lungo raccontarti tutto. In attivo ora siamo circa venticinque, ma almeno altri 30 collaboratori si sono alternati nel corso degli anni. Sul sito puoi trovare la pagina Collaboratori nella quale sono nominati sia gli attivi sia coloro, che per un motivo o per l’altro, non hanno continuato il rapporto.
Posso dirti che Rebecca Mais (Bergamo), Marzia Carocci (Firenze) e Carina Spurio (Teramo) sono con me sin dall’inizio, Cristina Biolcati (Padova) si è aggiunta subito dopo; e poi son arrivate Irene Gianeselli (Bari), Irma Silletti (Milano), Sarah Mataloni (Roma), Silvia Tozzi (Milano), Daniela Schirru (San Sperate CA), Michela Zanarella (Roma), Serena Bertogliatti (Lecco), Rita Pacilio (BN) Francesca Luzzio (Palermo), Barbara Filippone (Palermo), Maria Romagnoli Polidori (Arezzo), Katia Debora Melis (Selargius CA), Bernadette Amante (Gioia Tauro), Elisa Longo (Roma), Amani Salama (Reggio Emilia), Irma Loredana Galgano (Calitri - AV). E queste sono le mie donne! Per il genere maschile, invece, abbiamo Luca Allegrini (Quartu Sant’Elena CA), Timothy Dissegna (Ragogna UD), Emiliano Cocco (Carbonia), Daniele Mei (Villaputzu CA), Roberto Lirussi (UD) ed il nuovo arrivato Raffaele Lazzaroni (Treviso). 
Oubliette, come ben suggerisci, è maggiormente donna anche perché le donne sono molto più attive e produttive, hanno voglia di riscatto, hanno un universo dentro che sino a pochi anni fa non sapevano di poter esprimere. Penso sia per questo Pier Carlo, millenni di storia nei quali la donna è stata piegata ad un ruolo lontano dalla cultura, ed ora in quest’epoca di grandi opportunità io e  le mie Oubliettine stiamo dando prova delle nostre capacità, tutto qui! 

Dove vuole arrivare Oubliette e quali sono i sogni nel cassetto?
Dove vuole arrivare Oubliette? Everywhere! Eheheheeh. Pier Carlo, non so davvero dove vogliamo arrivare, per ora lavoriamo sodo per espandere la nostra idea di cultura e benessere sociale e tutto ciò di positivo che arriva lo accogliamo a braccia aperte. Un piccolo sogno è di incontrarci tutti fisicamente almeno una volta, in quanto come avrai capito la nostra organizzazione è supportata dai social network vista la lontananza. Un grande sogno, invece,  è di aver in dono un piccolo isolotto per plasmare un’Art-Factory con la mia grande famiglia internettiana. 
Per finire chi volesse contattarvi quali sono i riferimenti?
L’email di contatto generale che suggerisco è quella presente sul sito: oubliettemagazine@hotmail.it, in alternativa sui maggiori social network con preferenza di Facebook, Linkedin, Twitter. 
Pier Carlo ti ringrazio tantissimo dell’ospitalità e per l’interesse che hai sempre dimostrato nei confronti di Oubliette Magazine. Ci sentiamo presto con le prossime novità! 

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