L’arroganza e il fantasioso pensiero del Presidente INPS Tito Boeri


by Giovanni Tufano
Alessandria: Sul giornale “La Stampa”di oggi, 3 Dicembre 2015, a pagina 7 è comparso un editoriale del Boeri pensiero, questo signore ha una vera ossessione, che sfiora la patologia, sulle pensioni di bronzo, perché tali sono le pensioni, che non superano i 55.000 euro lordi per anno, ricevute per la contribuzione dopo anni di lavoro, quindi  non certo per simpatia o altro. 
Voglio chiarire in sintesi quanto fantasiose e perverse siano le dichiarazioni del Presidente INPS Tito Boeri.
I principi esposti dal Presidente INPS Tito Boeri, a mio giudizio, andrebbero a ledere non solo diritti acquisiti, ma più in generale costituirebbero un gravissimo precedente, per il quale verrebbe a cadere tutto il palinsesto di uno stato civile e democratico costituito appunto dall’intero sistema normativo basato sulla CERTEZZA del DIRITTO.
Ritengo utile sottolineare che, anche senza ricorrere alle fantasie del Dott. Boeri, purtroppo l’abbattimento delle pensioni (in particolare quelle più congrue) sta già avvenendo da troppi anni con i noti blocchi, ben sei, della perequazione automatica;abbattimento che possiamo stimare ha inciso tra il
15 ed il 25% sul valore iniziale delle pensioni, valore che non verrà mai più recuperato dagli aventi diritto.
Inoltre voglio evidenziare, che tutte le pensioni dei Dirigenti vengono calcolate con un metodo che prevede aliquote decrescenti da applicare al monte contributi disponibile (quindi conteggio non proporzionale, ma decrescente); ciò costituisce di per se già un principio di solidarietà generale a favore delle categorie più disagiate.
Infine non ultimo, non si può ignorare l’ulteriore balzello che colpisce solo le posizioni degli appartenenti ad alcune gestioni speciali; Ex fondo Elettrici,Telefonici,autoferrotranvieri,volo e  infine INPDAI, cioè tutti i Dirigenti delle aziende industriali produttive di beni e servizi; in questa situazione ci sarebbe diverse considerazioni da esporre, non da ultima, quella inerente la costituzionalità di un provvedimento che colpisce solo alcuni lavoratori e non “erga omnes”.
A tal proposito la Corte Costituzionale, sentenza 70/2015, si è chiaramente espressa, ma questo fantasioso governo eletto da nessuno, si è inventato una soluzione degna di un paese delle banane!!!! Non si illudano continueremo in tutte le sedi legislative a far sì che la democrazia e la legge sia rispettata in nome del diritto e a tutela delle generazioni future.

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