Elezioni Fifa, ci siamo. Domani il voto

Domani 26 febbraio, il mondo del calcio cambierà: si decide, infatti, il nome del nuovo Presidente della Fifa,  ovvero di colui che sosttuirà Josep Blatter, al vertice del calcio mondiale. 
Dopo quasi vent'anni, l'era Blatter finirà, forse non nel modo in cui tutti si aspettavano: squalifica di 8 anni, poi ridotta a 6; lo scorso maggio il colonello svizzero era riuscito a strappare il suo quinto mandato consecutivo, salvo poi dover rassegnare le dimissioni a causa dell'indagine condotta dall'Fbi, la quale comportò l'arresto di diversi pezzi eccellenti della Fifa a ridosso del voto. Domani quindi si conoscerà il nome del nono Presidente in 112 anni di storia della Fifa. 
Saranno chiamate a esprimere il proprio voto tutte le Federazioni tranne due: Kuwait e Indonesia, perché sospese, quindi voteranno, con scrutinio segreto, in 207 al posto di 209. Per essere eletti al primo turno, è richiesta la maggioranza di 2/3 dei voti, mentre al secondo turno servirà il 50% più uno con la particolarità che verranno eliminati i candidati con meno preferenze ricevute. I voti sono cosi distribuiti: 54 per l'Africa, 53 per l'Europa, 46 per l'Asia, 35 per l'America Centro-Nord, 11 per l'Oceania e 10 per il Sudamerica. Cinque i candidati: lo sceicco Salman del Bahrain, attuale presidente della Confederazione asiatica; Gianni Infantino, segretario generale della Uefa; il principe Ali' di Giordania, già battuto da Blatter nelle elezioni di maggio; l'ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne; e Tokyo Sexwale, imprenditore e politico sudafricano ed ex attivista contro l'apartheid.
Il ruolo di favoriti lo assumono di diritto Salman e Infantino che si sfideranno fino all'ultimo voto per conquistare la poltrona più importante del calcio mondiale. 
PAOLO BARATTO

Commenti

Post più popolari