Coppe europee: italiane fuori prima della primavera

Non accadeva dal 2001, è accaduto nel 201: i quarti di finale della Champions League e della Europa
League non avranno nessun club italiano impegnato nel cercare di contendersi le semifinali; l'ultima volta era successo quando Parma e Inter non avevano superato gli ottavi dell'allora Coppa Uefa e Milan e Lazio si erano fermati alla seconda fase a gironi prevista dalla vecchia formula della Champions.
L'europa del calcio saluta il calcio italiano e lo fa con l'eliminazione più sorprendente, quella della Lazio, battuta nettamente in casa dallo Sparta Praga.
La prima eliminazione era toccata, in estate, alla nuova Sampdoria della gestione Walter Zenga, per mano del
Vojvodina ai preliminari di Europa League, poi è avvenuta la sconfitta della Lazio a Leverkusen e la conseguente retrocessione in Europa League. Via via sono crollate tutte le altre formazioni impegante, a testimonianza delle evidenti difficoltà di quelle squadre che una volta disputavano il campionato più bello del mondo.
I punti che sono stati accumulati in questa stagione superano di poco quota 70, l'Italia è dietro nettamente alla Spagna e alla Germania, ma anche all'Inghilterra che in ogni caso ha ancora qualche chance di aumentare il divario già esistente. La possibilità di superare gli inglesi nel ranking alla fine di questa stagione è già sfumata: dunque, anche nel 2017-18 avremo solo tre squadre in Champions, due ai gironi e una ai preliminari di agosto. Ma anche nelle  stagioni successive le cose si complicheranno: nel calcolo sparirà il 2010-11 (dove l'Inter ai quarti di Champions fu il miglior risultato), ma questa stagione rischia di pesare tantissimo, soprattutto dal punto di vista economico. E gli arbitri centrano relativamente.
PAOLO BARATTO 

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