Elio Belloni, un pittore senza tempo, che dipinge da oltre 60 anni


by Pier Carlo Lava
Alessandria: L’incontro con un pittore, almeno per chi ama l’arte è sempre una fonte di grandi emozioni, come quelle che si provano incontrando nella soffitta di via Boves 14 ad Alessandria, dove prendono vita i soggetti di Elio Belloni un pittore alessandrino che dipinge da oltre 60 anni. Elio Belloni è un pittore senza tempo, che continua a dipingere, in quanto è risaputo che l’arte e la creatività non hanno età e sono un modo, per chi ha la fortuna di averla, per continuare a sentirsi giovani. Lo abbiamo intervistato, ecco le sue risposte alle nostre domande:
Chi è Elio Belloni, una vita da dentista e la pittura, quando è scoppiata la passione?
Sono un medico dentista in pensione dal 1993, dipingo dal 1955, anche se non so esattamente il perché, ma dopo avere visto le pitture di Modigliani, Vincent van Gogh e dei pittori nordici è scattata in me la voglia di dipingere. Mi ritengo un autodidatta, che ha iniziato a studiare la pittura dei grandi maestri sui libri d’arte, ma avevo già una buona  predisposizione per il disegno che con il tempo ho ulteriormente perfezionato.
Che sensazioni prova quando dipinge? 
Innanzi tutto io amo il quadro che sto dipingendo e ho un profondo rispetto per la pittura, quando dipingo provo una sensazione  di lotta  e nello stesso tempo di piacere, con tutti i mezzi che ho a disposizione, disegno, colori pennelli, tavole, per trasmettere sulla tela ciò che sento.
Dove dipinge di solito? 
Per i miei paesaggi, dipingo sul luogo, solitamente in campagna, perché amo il sole e mi piace stare all’aria aperta. I nudi invece nascono nel mio studio, una soffitta, la mia professione di medico mi ha
avvantaggiato per il fatto che ho una buona conoscenza dell’anatomia. Nella mia pittura trovano spazio anche i mostri, persone disumanizzate, che per me rappresentano la realtà in cui oggi viviamo.
Come definirebbe la sua pittura? 
La pittura si comporta nella mia testa, come un sogno, dove non esiste il tempo, emozioni, che si rivelano soprattutto nel colore. A volte dipingo di getto direttamente sulla tela senza un disegno preventivo, amo Modigliani, Van Gogh, Vermeer e la pittura Fiamminga. La mia è una pittura senza tempo, che si è evoluta con il passare degli anni anche sotto l’aspetto tecnico e tuttora in evoluzione, in quanto ritengo che il mio percorso non sia ancora finito e penso che non terminerà mai.
A quali mostre ha partecipato? 
Ho esposto nelle seguenti mostre: Galleria Arcobaleno di Valenza - Cenacolo Artistico di Tortona - Galleria La Maggiolina di Alessandria - Galleria Arte Viva di Torino - Galleria d’Arte della Provincia di Alessandria - Galleria Pietro Morando di Alessandria - Sala d’arte della Camera del Lavoro di Alessandria - Sala polifunzionale della Libreria Mondadori di Alessandria - Museo Etnografico La Gambarina di Alessandria - Palazzo Guidobono piazza Arzano, Tortona, dal 15 al 30 novembre 2014 - Mostra collettiva ”VERI FALSI D’AUTORE” Pecetto di Valenza 11 settembre 2015.
Lei ha anche una pagina su facebook? 
Si, nella quale sono presenti solo una minima parte dei miei dipinti, io non sono molto tecnologico, sto cercando qualcuno che che vogliano curarmela.
Quali mostre ha in programma in futuro? 
Alla mia veneranda età, ho 87 anni, vivo alla giornata, non faccio programmi, se mi offrono uno spazio espongo, nel frattempo continuo a dipingere e mi auguro che quello che ho fatto sinora sia apprezzato.
In merito alla pittura di Elio Belloni, hanno scritto: 
Marisa Vescovo… attorno al tema centrale della “morte” e della solitudine ruotano temi collaterali come quello della “lotta”… in cui dalla forma e dal colore traboccano una vitalità beluinache soggioca le cose e le blocca in una fissità che va oltre i limiti dell’immagine e cristallizza la verità che sta dietro la deformazione delle cose, che, come diceva Van Gogh, “è una menzogna che ha in sé più verità della trascrizione letterale della verità”. 

Carlo Munari… Ipotizzare il domani di un artista non è dato, ma le prove offerte e la freschezza del suo estro, e la misura garantita dalla sua stessa sprovvedutezza culturale, autorizzano a guardare a quel domani con fiduciosa attenzione. Con la certezza, soggiungerei, che Elio Belloni saprà far dono copioso di quei messaggi poetici che forse mai come in queste stagioni così aride e violente l’uomo avverte come irrinunciabile alimento. E ancora, Dante Angeleri, Remigio Cavanna, Giorgio Bertero, Sergio Calmieri

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