“PERCORSI DELLA MEMORIA”, di Daniela Cobaich Mascaretti, by Maura Mantellino

“PERCORSI DELLA MEMORIA”, di Daniela Cobaich Mascaretti, by Maura Mantellino
Oggi vi presento il nuovo libro di Daniela Cobaich Mascaretti intitolato PERCORSI DELLA MEMORIA – Antologica Atelier Edizioni.
Maura Mantellino
Roberto Sbrana, scrittore e saggista:
“Daniela Cobaich Mascaretti è nata in Liguria, dove vive e lavora. 
Di origine Istriana e mitteleuropea, coltiva nella prima giovinezza il naturale slancio alla pittura, confluito poi, nella maturità, in una ricerca poetica in versi, in una ricerca intima di sé stessa. Dall’aspra terra ligure e dalla terra rossa istriana, nasce un’alchimia di colori, “uno sposalizio simbolico” delle sue due terre: la malinconia nostalgica della sua Istria perduta coi colori accesi del mare di Liguria. I suoi versi sono macchie con lampi e squarci, fuoco e tenebre, candidi bagliori in un espressionismo lirico, che sconfina in una espressione astratta, in interessanti ritmi, aperti alla sua estrinsecazione artistica e sentimentale. Fondamentali alcune sue icone: Ungaretti, Quasimodo, Montale, Neruda, Walt Whitman, Emily Dickinson.” 
Ed ecco alcune sue liriche
TEMPO 1
Soltanto tic tac
il racconto del tempo
il freddo fuori
le parole per dirlo
inizio o fine, 
sospesa la vita
gioca nel cielo grigio
appesa a un filo.
Sulla pelle la pioggia
insieme al cielo.
*
TEMPO 2
All’improvviso
mi coglie di sorpresa
grappolo di stelle
morbide silenziose
acceca la luce
nel cielo nero
tempo rimpianto
aspetta il viaggiatore
in altri tempi
*
TEMPO 3
In lunga fila
desolato affanno
corre la vita
lungo binari vuoti
si inceppa il volo
trema la rosa rossa
nel tuo giardino
sorride luna beffarda

*
TEMPO 4
Una sinfonia di colori
risuona la vita
morbido arancio
e voluttuosi viola
azzurri oltremare
ritmi misteriosi
e fremiti d’amore
allacciati in abbandono
rossi porpora e scarlatti
non più trame soffocate
ma essenze vive
azzurre palpebre
scandivano accordi.
Parlano i colori all’uomo
e melodie suonano.
*
TEMPO 5
Della solitudine
anima mia smarrita
cerca il silenzio e il ristoro
esaurita da tante primavere
pallide rose strette al petto
della mia infanzia
per ritrovare le tracce
mano nella mano
correvano due bimbe
occhi di sole
sulla collina degli aranci
*


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