Sul bordo del tempo, Miriam Piga

Sul bordo del tempo, Miriam Piga
Sul bordo del tempo
ha inclinato a più riprese
il suo morbido fianco.
Non più sigarette accese,
il caffè nero con gli amici di sempre.
Ora siede perenne
su quella sedia che ogni dì,
l'attende.
Riflesso sul vetro,
un elenco di storie disattese.
Sul bordo del tempo
ha poggiato il suo bastone.
Fissa il vuoto, sospesa dentro
una ruga d'espressione.
Puntuale col din don
dell'ennesima campana
e con essa, a rincorrere le ore.
Alle otto, la colazione sempre uguale,
a mezzodì, la tavola pronta
e poca voglia di mangiare.
La sera presenta il conto,
la compressa sul comodino
e gli occhi vagabondi,
ad inventarsi un sogno
che mai salderà il suo debito
tra le braccia tese di un ricordo.
HAIKU
*
Vibra sul vetro
la campana delle otto
Si specchia un volto
*
Miriam Piga
- Usi e diritti riservati -
© Maggio 2016
A CAPO DI UN VERSO








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