Come quando a teatro... by Olga Karasso

by Olga Karasso
Spenti i riflettori all'improvviso
come quando a teatro...

ti sovreccitavi
scarpe fini eleganti
cravatta in tono
nel buio del loggione più critico
quello più erudito
il più spietato
l'occhio avvampato
di curiosità.

L'amica bella
dalle ciglia ben truccate
la mente assente
sparate sul palcoscenico
in balia ancora dell'altro
che t'aveva appena preceduto
a cui stringevi la mano
la coscia ferma
per sentirla calda nell'oscurità
mentre dal basso potenti
perfette si alzavano le voci
per conflitti intelligenti
gentili quasi servili.


Spenti i riflettori all'improvviso
come quando a teatro...

ignote le voci 
sostituiti gli attori
troppo studiati
sorpassati
voci ora arroganti
estrani copioni
non avevi memoria
a memoria, giuri, d'uomo.

Code lunghe al botteghino
un pubblico deluso
esauriti dicono i biglietti
dei futuri spettacoli.
Primadonna sul cartellone
la miseria morale
nell'ultimo rifacimento
con le quattro pareti
di stupri moderni omicidi
senza pare moventi
né reo confessi

i sessi suoi strampalati
sbattuti per strada
un'infanzia affamata
precoce infangata
che non toglie appetiti

appese le religioni ai mitra
maschi in muta di guerra
sospese autobombe non sai
su che cosa chi
soprattutto perché.



Commenti

Post più popolari