Ho conosciuto il dolore, by Giuseppe Scolese

by Giuseppe Scolese
Ho conosciuto il dolore, era nella mia carne intatta.
Allora sono andato a domandare al mio cuore,
in una notte di sola malinconia
gli ho detto  “ cuore dimmi perché non trovo pace “ ?
Sei forse come il bambino che domanda il perché
di ogni cosa? Questo mi ha risposto il cuore mio.

Sono entrato nei libri del sapere con l’avidità di un amante.
Ho acquistato tutto il sapere del mondo e non ho trovato niente.
Ho camminato a lungo cercando strade impervie, indagando
fra i rovi, in cerca di qualche rimedio miracoloso,
ma ho visto solo il retaggio di una natura sofferente.
Allora mi sono detto  “ anche oltre la carne è sofferenza?

Soffre il ginepro, soffrono le tamerici e l’erica selvatica, soffre
l’artiglio del diavolo, e i minuscoli occhi di Maria, e pure l’acqua
che cade goccia a goccia dalle sfatte grondaie, dai tetti morti.
Soffre non vuol soffrir di meno.


Mi sono avviato in altri sentieri, con una bianca e ubriaca
Bicicletta. Lei non domanda, a lei non posso rispondere,
gli ho detto  “ portami dove c’è un solo libro, e se lo passano
di mano in mano affinché io possa udire una cantilena
lieve di voci respirate.  “  Ho udito allora una catena di voci
con un fare suadente, erano donne!

Mi dissero “ cosa vieni a cercare da noi, o prediletto
del Dio, non sai che noi siamo zolle di terra gonfie
di dolore?
Vengo a cercare l’unica cosa che a noi uomini non avete
Lasciato “  Vengo a cercarvi il coraggio di vivere “

Giuseppe Scolese
17-8-2016

                                                                                         




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