Piccola guida per artisti: la strategia di promozione.
by sergiomauri
Qualsiasi artista con un pò di sale in zucca e che
non si accontenti di esprimersi solo tra le mura domestiche, deve porsi il
problema di come rendere ciò che fa interessante. Tradotto: come guadagnarsi da
vivere col proprio lavoro.Qui, spesso, cade l'asino. Mostre, rassegne, collettive,
personali, non sono e non possono essere sufficienti a raggiungere il grande
pubblico, anche se rimangono giuste da farsi.Per andare oltre, quasi tutto
dipende dalle finanze a disposizione, dai contatti giusti, dalla voglia o
possibilità di rischiare. Pagarsi la pubblicità sui giornali di settore, alla
TV o in radio, può essere un lavoro per sola gente abbiente. Affidarsi ad
un'agenzia pure.Riuscire ad entrare a far parte della scuderia di una galleria
rinomata, è raro e non indolore dal punto di vista economico.
Nel mondo
dell'arte, come in tutti gli altri mondi in cui viviamo, nulla è in regalo,
tutti devono essere pagati per il loro lavoro. Se c'è qualcuno che pensa di
poter usufruire di servizi gratuiti, è meglio che si dia una regolata.Qui torna
in aiuto Internet ed i suoi costi ridotti, almeno inizialmente. Se poi si vuole
il salto di qualità, i costi ci sono: organizzare delle campagne efficaci sul
web è cosa seria che richiede tempo, soldi e professionalità.Perciò io
inizierei dalla costruzione di un sito, poi di un social network e poi, dopo
molte riflessioni e studio particolereggiati, di un e-commerce. Già lungo
questa prima sequenza di cose da fare, si evidenziano gli investimenti da fare,
sia in termini finanziari che di tempo. Meglio avere una rete di persone che
dia una mano, direbbe qualcuno. Certo, ma ricordate che nessuno lavora gratis a
lungo e pure gli amici si scocciano di farlo.Tuttavia, il web è il luogo giusto
per promuoversi, è il medium nuovo e con le maggiori prospettive di sviluppo
futuro. Ma non basta. Ad una strategia online ne deve essere affiancata una
offline. Quindi, un network di persone che conoscono il lavoro dell'artista ci
deve essere. Questo network deve essere composto da persone che hanno interesse
nel mondo dell'arte e, non necessariamente, da clienti-acquirenti. I primi
possono sempre diventarlo, ma rappresentano sempre un amplificatore del lavoro
dell'artista e la garanzia che un lavoro c'è, è in atto.È ufficiale che il
commercio elettronico, fuori dall'Italia, funzioni anche per l'arte e sia in
espansione. In che direzioni geografiche muoversi allora? In ordine di
importanza: Cina, USA, Europa (Regno Unito, Francia, Germania), Russia. Lingue
da utilizzare? Inglese e cinese in assoluto, ma poi anche il tedesco o il
russo. Insomma, di possibilità ce ne sono per chiunque voglia emergere, ma si
tratta di lavorarci a tempo pieno, con pazienza, investendo oculatamente nella
costruzione di un network e nel trasmettere ciò che si fa in lingue diverse.
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