Una poesia di Giuseppe Scolese

Ogni nave segue la rotta. Il vento succhia
avido le vele. La penuria è una costante
sconfitta.
A volte la luna si specchia nelle vele, poi
viene a mancare indifferente.
Marinai passeggiano sul ponte sospirando,
fumano vento. Le stelle sono lucide come
le scarpe del capitano.
Tutte le notti passano fameliche. I pesci
sono al pascolo come piccoli vitelli di mare.
La nave è un grande pesce, i pesci non sanno annegare come i sogni. I pesci maturano in silenzio.
Il capitano nella sua bella divisa distribuisce monete di rame. L' oro è diventato pigro.
La terra è affollata di pesci uomini. Il mare di uomini pesce.
Non c'è un posto tranquillo sotto il cielo.
Giuseppe Scolese
21-8-2016


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