I ricorsi dei comuni sciolti per mafia

18 ottobre 2016 MiniDossier
L’articolo 143 del Tuel permette ai comuni commissariati per mafia di fare ricorso. Cosa che in effetti accade spesso. E con il tempo sono aumenti i decreti che annullano i provvedimenti di scioglimento. Tutto questo ha un costo, e non è basso.
Fra le tante particolarità dei commissariamenti per mafia, c’è anche la possibilità per i comuni coinvolti di fare ricorso. 
Il Testo unico degli enti locali permette infatti di ricorrere contro il provvedimento in prima battuta dinanzi al tar e in appello dinanzi al consiglio di stato. 
Dal 1991 al 2014 sono stati 258 i consigli comunali sciolti per infiltrazioni della criminalità organizzata. 
Per 188 di questi (il 72,87%) è stato fatto ricorso all’autorità giurisdizionale. 
Venti dei 188 ricorsi (il 10,64%) sono stati accolti, annullando lo scioglimento del comune. Le sentenze di annullamento includono anche il risarcimento del danno per le amministrazioni coinvolte. Per esempio il tar Calabria, con sentenza n. 343/2012, ha condannato il ministero dell’interno a risarcire con oltre 2 milioni di euro al comune di Amantea (CS).
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