La palestra che insegna ad allenare la mente

Torino, giochi di gruppo per contrastare le demenze
Lo studio è stato fatto all’ospedale San Luigi su 30 anziani piemontesi con l’Alzheimer.
25/10/2016
NOEMI PENNA
TORINO
Può un gioco «salvare» la mente? A sperimentarlo sono stati 30 anziani piemontesi con l’Alzheimer con sfide di memoria e logica, dimostrando come l’allenamento mentale possa prevenire e circoscrivere la demenza senile. Sono oltre un milione gli italiani con disturbi neurodegenerativi e con l’invecchiamento della popolazione il dato è destinato a salire: si stima che nel 2050 i numeri quadruplicheranno. Ma esistono modi per contrastare l’avanzare dell’età e il gioco è uno di questi. Si può allenare la mente quotidianamente, prima dello sviluppo di patologie. E il momento giusto per iniziare è a 30 anni, quando ha inizio il declino cognitivo. 

Stimolazione cognitiva
Lo studio sperimentale, realizzato nel polo universitario ospedaliero San Luigi di Orbassano dal geriatra Fausto Fantò e dalla psicologa Chiara Niger, è stato presentato ieri. «Dopo la stimolazione cognitiva c’è un miglioramento, con un incremento medio statisticamente valido nei test di valutazione dell’efficienza intellettiva, ma anche nella qualità della vita. Il training apporta da subito benefici nel rallentare la malattia, soprattutto se proseguito nel tempo», afferma Fantò, primario di Geriatria al San Luigi. A testimoniarlo «sono i famigliari, che assistono i malati. Il più grande traguardo è migliorare la qualità di vita degli anziani, anche solo permettendo loro di ricordare autonomamente di prendere le medicine». .. continua su  http://www.lastampa.it/2016/10/25/cronaca/la-palestra-che-insegna-ad-allenare-la-mente-JCJqmnxPvpXa3zZBNrHxjP/pagina.html



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