Torino, la cultura in mezzo al guado

Era la carta vincente che ha dato una nuova identità alla città post-industriale. Dopo la scelta dei cinquestelle di abbandonare i grandi eventi ci si interroga sul futuro.
L’interno della Mole Antonelliana, che dal 2000 ospita il Museo Nazionale del Cinema: uno dei più visitati d’Italia.
25/10/2016
EMANUELA MINUCCI - ANDREA ROSSI
TORINO
Non sarà facile da metabolizzare la giornata del 24 ottobre 2016 per il mondo della cultura torinese. Nel giro di poche ore si è dimessa la presidente della Fondazione Musei Patrizia Asproni, in rotta di collisione con la giunta Appendino. La sindaca, che già ne aveva fatto uno dei suoi bersagli preferiti, la riteneva responsabile del caso Manet, la mostra promessa e poi sfumata. Mostra che, e qui sta il secondo colpo, è - dopo il Salone del Libro -diventata oggetto del secondo «scippo» in un mese da parte di Milano: si farà in primavera, a Palazzo Reale. «Non abbiamo nulla contro Torino, ma a Milano guadagniamo molto di più - ha spiegato l’ad di Skira Massimo Vitta Zeiman -. Là non c’è la tessera musei che garantisce l’ingresso gratis in tutte le strutture»... continua su: http://www.lastampa.it/2016/10/25/cultura/torino-la-cultura-in-mezzo-al-guado-X9DARZDeoglpAPEu6ZoseP/pagina.html


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