Ottria e Ravetti “Inizia il piano per gli investimenti: 8 milioni per la rete territoriale con le Case della Salute e 2 milioni per l’autismo.”

Ottria e Ravetti “Inizia il piano per gli investimenti: 8 milioni per la rete territoriale con le Case della Salute e 2 milioni per l’autismo.”
Il primo effetto positivo per la sanità in Piemonte dopo l’uscita dal rigidissimo piano di rientro è la possibilità di utilizzare circa 10 milioni di euro per l’assistenza socio sanitaria territoriale, precisamente due milioni per erogare servizi a favore dei pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico ( giovani e adulti ) e otto milioni per la rete diffusa delle Case della Salute.
Circa l’autismo sarà fondamentale impegnare le risorse in tutti i distretti  per sviluppare medesimi modelli di presa in carico multidisciplinari e all’altezza degli effettivi bisogni di salute. Per l’età evolutiva, stiamo parlando di circa 2600 pazienti con diagnosi di autismo in cura presso i  servizi di neuropsichiatria infantile. Il 10% riguarda la fascia 0-3 anni (dove è maggiore la probabilità di miglioramento se i pazienti vengono curati con continuità).
Mentre, per quanto riguarda le Case della Salute, l’obiettivo è quello di sviluppare progressivamente un modello più vicino al cittadino in cui la risposta appropriata socio sanitaria di base sia accessibile nell’intero arco della giornata.
Con il 25% degli 8 milioni disponibili saranno  potenziate le realtà dove già esiste nei fatti un’integrazione tra le attività dei medici di famiglia, dei servizi distrettuali delle ASL e degli enti gestori delle Politiche Sociali (sono 25 in Piemonte).  Le rimanenti risorse verranno impegnate per realizzare altre 29 Case della Salute previste in questa prima fase.

In provincia di Alessandria alle realtà attive di Valenza e Castellazzo Bormida e alla sperimentazione denominata “Picasso” voluta nel distretto ovadese/acquese, (con infermieri di famiglia o comunità), si aggiungeranno le nuove Case della Salute di Arquata Scrivia e Castelnuovo Scrivia.
L’auspicio è quello che la direzione generale dell’ASL, in accordo con i sindaci del territorio,  sappia programmare con determinazione anche in altri territori della nostra provincia le opportunità delle Case della Salute dimostrando che la sanità può diventare un diritto più vicino ai cittadini.
Walter Ottria
Domenico Ravetti

Consiglieri Regionali

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