La Dc è viva e lotta insieme a noi

La Dc è viva e lotta insieme a noi
Dai marosi della politica italiana riaffiora la Balena bianca. Per i giudici lo scudo crociato non è mai morto. In Piemonte un piccolo esercito di reduci e nostalgici si prepara a celebrarne il ritorno
Dalle acque agitate della Terza Repubblica, dopo lo tsunami referendario, riaffiora laBalena Bianca. Ma nessun parli di resurrezione, perché secondo i giudici la Dcsemplicemente non è mai morta. Il Tribunale di Roma è stato chiaro e con la sentenza del 13 dicembre scorso ha affidato a Nino Luciani – nipote di Papa Giovanni Paolo I – il mandato di convocare l’assemblea dei soci che è già stata fissata per il prossimo 26 febbraio all’hotel Ergife di Roma. La storia ha del paradossale. I giudici, infatti, hanno stabilito che lo scioglimento del partito, da parte di Mino Martinazzoli, non fu decretato dall’unico organo deputato per statuto a farlo: l’assemblea dei soci, appunto.
Da questo presupposto inizia una raccolta firme e il ricorso al Tribunale. La sentenza avrà l’effetto di un elisir sulla Balena Bianca, che in fondo si è solo addormentata per oltre vent’anni e ora è pronta per attraversare le acque turbolente di una stagione politica forse mai così complessa. Già nel 2007 alcuni ex dirigenti – capeggiati da Paolo Cirino Pomicino - convocarono il 19° congresso della Dc, contestando le procedure di scioglimento del partito, ma allora non venne considerato legittimo. Legittima sarà invece l’assemblea di fine febbraio in cui non mancherà, peraltro, una significativa delegazione piemonte

se. Personalità come l’ex deputato Riccardo Sartoris, Guido Calleri di Sala - figlio del conte Edoardo, storico capo dei dorotei subalpini, primo presidente della Regione e numero uno della Cassa di Risparmio di Torino – e Silvio Lega, già europarlamentare e poi per tre legislature a Montecitorio... continua su: http://lospiffero.com/ls_article.php?id=31137

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