M5S, Migranti: Virginia Raggi cambia idea, dimostrando buon senso e indipendenza dai vertici

“In politica cambiare idea non è sempre un segno di opportunismo, ma a volte una dimostrazione di intelligenza”
by Pier Carlo Lava
Alessandria: C’è chi ritiene che quando un politico cambia idea sia solo una questione di opportunismo ma a mio avviso non è sempre così. Ritengo invece che in certi casi sia una presa d’atto che la situazione è cambiata e che che le convinzioni e le relative esternazione fatte in precedenza siano sbagliate e quindi vada rivista la propria posizione.
Sull’operato di Virginia Raggi nei mesi scorsi, c’erano state diverse perplessità, sia per talune nomine di Dirigenti alquanto discusse e i relativi emolumenti (peraltro in linea con quelli dei Dirigenti di Alessandria) sia per le difficoltà e il ritardo nel definire la giunta e quindi la scarsa operatività nell’affrontare e risolvere i numerosi problemi di Roma. 
Problemi gravi, come mafia capitale, e quindi comprensibilmente complessi da risolvere, ricevuti in eredità dai governi di Centro destra e Centro Sinistra che si sono succeduti in precedenza nel corso di diversi anni, nella Capitale.
Come riporta testualmente un breve articolo sul giornale La Stampa di ieri, 28 novembre, all’inviato delle Iene che le chiedeva quale soluzione intendesse adottare per i migranti costretti a dormire in strada aiutati dai volontari dell’ex centro di assistenza Baobab, Virginia Raggi rispondeva: “Mettere cento tende oggi significa che domani migranti ce ne ritroviamo duecento. La priorità è stoppare le quote migranti su Roma. La città è satura, non può accogliere più. 
Passati dieci giorni Virginia Raggi ha decisamente cambiato idea, in quanto recentemente ha affermato: “Roma è una città aperta all’accoglienza. Abbiamo il dovere morale di solidarietà verso i nostri fratelli e le nostre sorelle rifugiate. Dobbiamo garantire un assistenza dignitosa, un tetto, un alloggio, un po di calore umano.”. 
Sarà stato il contesto, l’incontro in Vaticano dei sindaci europei con Papa Francesco - che sul tema è abbastanza sensibile - ma in due frasi la Raggi ha decisamente svelato tutte le contraddizioni del M5S sull’immigrazione. 
La prima frase avrà fatto piacere ad Alessandro Di Battista che a Die Welt ha detto chi i migranti “senza diritto d’asilo devono essere espulsi”, la seconda molto meno.

Dopo i passi falsi (che hanno coinvolto anche alcuni Parlamentari) compiuti nella fase iniziale del suo mandato e del resto prevedibili data la mancanza di esperienza anche per la giovane età, la Raggi cambiando posizione sui migranti ha dimostrato buon senso e autonomia decisionale.  
La stessa dovrà però fare attenzione onde evitare di scontrarsi troppo apertamente con i vertici del M5S, come è successo a Pizzarotti. 
Un rischio che ultimamente appare però relativo, dato che negli ultimi mesi,in vista delle probabili elezioni per il nuovo Governo del paese, all’interno del movimento e in contrapposizione al pensiero unico (nonostante gli sforzi di Grillo per mantenere la rotta) vengono alla luce posizioni diverse da parte di taluni Parlamentari, che stanno sgomitando per candidarsi come futuro Premier del M5S alle elezioni politiche.

In pratica sta capitando anche nel M5S quello che da sempre succede in tutti gli altri partiti politici. Del resto siamo tutti italiani con pregi e difetti, o no?

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