Odo ancora il tuo canto, Loredana Mariniello


Odo ancora il tuo canto,
come il pianto lascivo del vento,
mi commosse quello straziante lamento
che mi spinse a lambire il sentimento,
abbarbicatosi nel tuo io più profondo.
Ti abbeverasti alla fonte della mia bocca,
e per te, di colpo, io fui unguento,
poco per volta ,però, tu scordasti
quell'intimo innamoramento
e sbeffeggiandomi con fare iracondo,
in un secondo mi avvelenasti
il giardino dell' incanto.
Abbindolata da un fallace cavaliere
credetti fosse un passo d' amore
anche quel dolore
che lentamente mi inaridiva l'anima,
quanto hai abusato della mia innocenza
e ridotto in brandelli la gaia veste della speranza !
Non riuscendo a dimorarti il cuore,
quell'esigua traccia di emozione
che ti illuminava il sorriso e gli occhi di miele,
abdicò altrove, lasciandomi in una coltre
di fosca disperazione.
Eri la luce intensa di una sprovveduta passione,
scambiavo la tua possessiva gelosia per infinito bene,
invisibili erano quelle robuste catene
che non riuscivo a spezzare,
malescio fin dall'inizio fu il nostro legame,
ma per fortuna, son riuscita a fuggire,
crudele imbroglione,
ti impregnavi le labbra di mera 
ed aberrante adulazione,
di tutta la mia vita,

sei stato la mia più grande delusione !

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