Renzi ha fallito su tutta la linea, deve dare le dimissioni da Segretario del Partito Democratico

by Giovanni Tufano
Matteo Renzi e la sua corte devono dare le dimissioni dal vertice del Partito Democratico, prima della completa rovina.
Questi personaggi non hanno mai rappresentato l’anima e la filosofia del partito, a cui la base aveva aderito, ricordo agli interessati, che il partito democratico nasce per una intuizione del prof. Romano Prodi, mettendo insieme gli elettori della Margherita, che aveva un peso elettorale, nel migliore consenso del 10/11%, e dall’ ex partito comunista, che aveva un peso elettorale superiore al doppio, circa il 25%.
Questa unione doveva perseverare nella filosofia dei partiti di centro sinistra, tutelare i lavoratori (art.18), migliorare le condizioni dei pensionati, occuparsi della scuola, ristrutturare gli edifici scolastici, investire su tutte le opere pubbliche, creando occupazione, sollecitare gli investimenti per  la ricerca e le innovazioni tecniche, perseverare nel fare pagare le tasse a tutti gli evasori (vero cancro nazionale), per poter diminuire il peso fiscale ai soliti noti, dipendenti e pensionati.
E’ arrivato questo alieno, sindaco di una città di media grandezza, imposto senza passare da nessuna scelta elettorale, dall’emerito Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, senza arte ne parte , ma ottimo comunicatore che aveva un solo obiettivo, servire i poteri forti, Confindustria, banche, mantenendo ogni sorta di privilegio, distruggendo il mercato del lavoro, condannando una intera generazione al perenne precariato.

In nome di un cambiamento di cui nessun Italiano, ne sentiva la necessità faceva approvare a colpi di fiducia una legge elettore e una modifica della costituzione, che era una nefandezza assoluta.
Circondato da illustri giuristi, quali Andrea Romano, Lorenzo Guerrini Lorenzo, Emanuele Fiano, Elena Boschi, ecc, approntavano una legge che neppure un bambino di dieci anni avrebbe partorito, risultato gli Italiani giustamente l’anno respinta con ben circa 19.000.0000 voti contrari, per una percentuale del 59,5%, contro il si al 40,4%.
Tutti vogliono interpretare questo risultato, cerco di spiegare la mia opinione da libero cittadino, mai iscritto a nessuna partito, che ha sempre votato, prima per la D.C., poi per la Margherita, poi per il P.D., perché i miei valori morali e sociali, sono sempre stati per un consociativismo di libertà, democrazia, cosa che con la segreteria Renzi si è sciolta come neve al sole, privilegiando l’arroganza, la presunzione, la supponenza per chi non la pensa come loro, passando agli insulti. A questo punto si impone un congresso nel P.D. per capire quale linea perseguire per  ritornare a valori condivisi, non intraprendere una politica di liberismo sfrenato, condannando i giovani al precariato, senza regole di garanzia, che sono in parte patrimonio della destra, collocazione più consona a Matteo Renzi, vero intruso nel P.D., con tutta la sua direzione, altrimenti ci sarà una emorragia di voti, verso l’astensione o peggio verso altri partiti.
In sintesi a mio giudizio, Matteo Renzi avendo fallito su tutta la linea, deve lasciare la segreteria, senza se e senza ma, e il P.D. deve seguire le aspettative della base, lavoro, libertà, progresso e equità.
 Giovanni Tufano 





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