La costringeva a divenire se stessa: il regalo più grande.


La costringeva a bastarsi, la costringeva a mobilizzare tutto il proprio coraggio, a non aver paura del vuoto perché aveva ali da spiegare, a non temere il silenzio perché aveva voci da ascoltare e melodie da cantare, ad accogliere la solitudine, perché aveva il mondo da custodire.
La costringeva a divenire se stessa, a guardarsi con gli occhi dell’amore. La costringeva a dare il meglio di sé.
E lei lo beveva come fosse acqua, lo respirava come fosse ossigeno, si nutriva di lui come fosse pane. Ma sapeva che l’ossigeno, l’acqua, il pane erano dentro di lei. Lui era il suo specchio. In lui brillavano decantati tutti i suoi sogni.
Lo guardava e vedeva la propria vita. Un fiume in piena che correva verso il mare.
Testo di
Maria Letizia Del Zompo

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