Ok Renzi, ci hai “messo la faccia”. Il problema è che ce lo ricordiamo (Alessandro Robecchi)


Come presentarsi a un convegno di alcolisti anonimi con un fiasco di vino, questa è stata l’intervista di Matteo Renzi, molto simile a quelle che danno i calciatori infortunati quando tornano in campo. Sia gli orfani di Matteo che i detrattori di Renzi hanno tirato un sospiro di sollievo: rieccolo in tutto il suo splendore, con le retoriche appena un po’ appannate dalla botta. Tra le tante, quella più mascelluta: il “metterci la faccia” e il dire sempre “io”. Ma insomma, si difende lui: l’Italia andava male, ci voleva una scossa, ho dovuto farlo. Forzando il suo carattere schivo, verrebbe da pensare, insomma si è sacrificato e ha “dato la scossa”. Leggi il resto dell'articolo

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