Attività della Polizia Municipale di Alessandria nel 2016

Alessandria: In occasione della relazione sulla attività dell’anno 2016, desidererei avere un momento di riflessione sul ruolo, sulla identità, sugli obiettivi conseguiti e sui risultati attesi, nonché sulle aspettative per il futuro della polizia locale.
E’ il momento per interrogarci su cosa sia, oggi, la polizia locale, intesa come organizzazione nel rispetto della vigente legge quadro recante “ordinamento della polizia municipale” del 7 marzo 1986. 
Sono passati oltre 30 anni, un tempo in cui vi sono state profonde trasformazioni politiche e sociali che hanno investito le nostre città. 
La polizia locale appartiene alla città, e ne costituisce elemento fondamentale per il controllo del territorio.
Quando venne approvata la legge-quadro le aspettative che nutrivano gli appartenenti ai corpi di polizia locale per la sua applicazione erano immense. Nella realtà, invece la norma che allora sembrava poter risolvere una serie di problematiche giuridiche ed operative, nasceva in realtà, già vecchia, concepita in ritardo rispetto ai processi di trasformazione dei centri storici e delle periferie delle città. Pochi anni dopo, norme di fondamentale importanza nell’ordinamento giuridico (si pensi solo alla formulazione dell’articolo 57 del codice di procedura penale di tre anni dopo) hanno continuato ad ignorarne l’esistenza.

L’esigenza di far corrispondere il livello giuridico della lex scripta con quello della legge realmente applicata, si manifestò fin dai primi anni ’90, quando gli effetti dell’introduzione dell’elezione diretta del Sindaco da parte dei cittadini cominciò a farsi sentire anche nella delicatissima materia della sicurezza, innescando un processo che ha trovato un suo primo approdo nel 2008, oggi tornato prepotentemente alla ribalta, con l’introduzione del concetto di «sicurezza urbana».
Interpretando in modo molto efficace e pratico il concetto di sussidiarietà, infatti, era al Sindaco che i cittadini delle città, avevano cominciato a segnalare situazioni di insicurezza ed a pretendere interventi ed azioni per risolvere quelle problematiche di sicurezza locale non inquadrabili con, o soltanto con, la tradizionale definizione di sicurezza pubblica. 
Per fronteggiare queste richieste sempre più pressanti, ed a fronte di una drastica riduzione delle risorse umane disponibili, la nostra città, ha concretizzato una reale integrazione ed un avanzato coordinamento tra forze di polizia statali e polizia municipale. Questa attività è frutto di anni di impegno, collaborazione e confronto tra prefettura, forze di polizia, polizia municipale, vigili del fuoco, ASL, agenzia delle entrate, INPS, INAIL, Direzione Provinciale del lavoro, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ma mi piace anche evidenziare l’intensificazione dei controlli sugli evasori dei Tributi locali con numeri assolutamente importanti.
Per fare ciò si è disposto un processo di riorganizzazione interna per consentire certamente lo svolgimento di tutte le attività in capo agli operatori di questo corpo.
Oggi come oggi, continuiamo a garantire un presidio del territorio sulle 24 ore impiegando a rotazione anche il personale appartenente ai vari uffici e Distretti assicurando la precipua attività di rilevamento dei sinistri stradali - anche quest’anno come vedremo nella statistica superiore ai mille - e cercando per quanto possibile di evadere le richieste di intervento che pervengono alla centrale operativa che sono come sempre una quantità davvero notevole. 
Ritengo quindi di poter dire che nella città di Alessandria se il controllo del territorio funziona, parte del merito va anche alle donne e agli uomini della polizia municipale.
L’attività del Corpo si è dispiegata anche nell’anno passato in tutte le tradizionali attività d’istituto, che non sono poche e spesso non abbastanza conosciute: dalla polizia giudiziaria al servizio territoriale, dalla vigilanza edilizia a quella ambientale, dalle informative sulle variazioni anagrafiche all’unità cinofila, ai controlli sul commercio e la tutela del consumatore, dall’educazione stradale all’infortunistica.
E’ tuttavia impossibile ricordare l’attività di ogni reparto, di ogni unità, di ogni ufficio che, per l’impegno e la dedizione dimostrati dai suoi componenti, uomini e donne, agenti ed ufficiali, meriterebbero di essere menzionati ad uno ad uno. Colgo quindi questa occasione per ringraziarli tutti, insieme al personale che non riveste qualifiche di polizia, ma che svolge quelle delicatissime attività di amministrative e di supporto che sono indispensabili al buon funzionamento della struttura, ed alle rappresentanze sindacali, con cui, nel reciproco rispetto dei ruoli, qualche volta è inevitabile confrontarsi dialetticamente, ma alle quali si deve comunque riconoscere un ruolo importante e positivo all’interno del Corpo. 
Infine, un saluto particolare va ai soci dell’Associazione Nazionale Agenti di Polizia Municipale in congedo, e alle associazioni delle forze di polizia  in congedo e dei rangers che concorrono alla vigilanza all’ingresso delle scuole cittadine, ed ancora al Gruppo Volontari della Polizia Municipale, quest’anno aumentati di 5 unità a seguito della selezione del scorso mese di dicembre  sempre pronti a rispondere alle richieste di collaborazione negli eventi cittadini.
Si rinvia all’allegato documento per i dati statistici
Comandante Vicario
Alberto Bassani




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