Si chiude un ciclo, adesso il Congresso

Renzi alla Direzione PD: “Il Congresso non si fa per decidere quando ci saranno le elezioni politiche. Agli amici e compagni della minoranza dico che non sarete mai il nostro avversario. La sfida oggi è presentare una nostra forte identità nello scenario europeo e internazionale”
“Si chiude un ciclo alla guida del PD, adesso il Congresso“, così il segretario Matteo Renzi  alla Direzione nazionale del partito democratico. “Vinca chi ha le idee migliori – ha ribadito – ma il giorno dopo non lasci solo chi ha vinto”.

Renzi ha sottolineato che “il voto e il Congresso sono due concetti distinti. Quando si vota non lo decido io – ha detto -. Il Congresso non si fa per decidere quando ci saranno le elezioni politiche”.
“Agli amici e compagni della minoranza dico che non sarete mai il nostro avversario. La sfida oggi è presentare una nostra forte identità nello scenario europeo e internazionale.  Ho una idea alta del Congresso del partito e alta del concetto di scissione che per questo non ho mai immaginato”, ha aggiunto.

“Noi abbiamo l’abitudine alla democrazia interna che non è a tempo ma nel rispetto dell’esito del voto. Se si è una comunità lo si è sempre quando si è in maggioranza e quando si è in minoranza. Questo Congresso dovrà essere sulla cultura e sull’identità del partito“.
“E’ importante che si parli con franchezza, perchè da dopo il referendum la politica è tornata indietro, sembra essere incentrata più sulle accuse che sulle proposte, per questo propongo di depersonalizzare almeno il post referendum, perchè appare scomparso il futuro nella narrazione quotidiana. Adesso più che mai è necessario che il  PD sia in grado di fare delle proposte, non possiamo fare solo una discussione su di noi”.


Renzi ha poi invitato a tesserasi al PD ricordando che “il tesseramento è aperto fino al 28 febbraio, portateci le vostre idee – ha detto – che accoglieremo nel confronto democratico”.

“Si deve individuare un modello sociale nuovo. Andrò in giro a scovare persone in grado di fare meglio di noi. Dobbiamo trovare un modello economico e culturale da recuperare. Dobbiamo discutere partendo dal basso. Dobbiamo discutere recuperando allegria e costruire un partito che non si fermi ai caminetti’.

“Ripartiamo dai nostri valori. Come PD stiamo difendendo i valori dell’Italia nel campo dei diritti. Porte aperte a chi si gioca la leadership, ma invito all’entusiasmo, impegno, coraggio. Viva il PD”, ha concluso.

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