E DOPO IL NULLA, Gianni Regalzi


E DOPO IL NULLA
Piove il crepuscolo e l’umida strada
riflette l’ombra vaga di un lampione.
La nebbia si infittisce, è latte grigio
e da lontano giunge e mi ferisce
un tenebroso tocco di campana.
Vedo, non vedo, vedo, sento, no non sento,
il alto c’è la luce, sotto il fuoco.
Canti e lamenti, è dolce l’armonia,
ma ancor più amaro il pianto.
Non so che fare mentre scarne membra
m’afferrano e mi fan precipitare
nel più profondo pozzo del silenzio.
Alessandria, 17 settembre 2014
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir.ris.)

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