Vaticano contro Trump: "Agire per far cambiare le sue politiche"

ROMA - Dopo le critiche che il Papa aveva rivolto a Trump già in campagna elettorale, il Vaticano chiama ora la mobilitazione contro le politiche del presidente Usa. Lo fa con una dichiarazione del cardinale Peter Turkson, presidente del nuovo dicastero per lo Sviluppo umano integrale. Riferendosi al bando contro le immigrazioni, il presule ricorda con soddisfazione il ricorso approvato dal giudice delle Hawaii che ha bloccato il provvedimento. E aggiunge: "È un segno che ci può essere un'altra voce e si spera che tramite i mezzi politici mano a mano Trump stesso cominci a ripensare alcune sue decisioni".Le dichiarazioni di Turkson sono arrivate a margine di un incontro sui 50 anni dall'enciclica di Paolo VI Populorum progressio, uno dei punti di riferimento del magistero sociale della Chiesa. E il cardinale africano, chiamato da Francesco al ruolo di coordinamento dei precedenti organismi che si occupavano di giustizia e pace, carità, migranti e sanità, non ha nascosto la sua "preoccupazione" per la linea seguita dagli Stati Uniti. Le scelte del presidente in materia di migrazioni o clima, ha detto, sono "una sfida, una cosa che preoccupa". Parlando dell'ambiente Turkson ha definito "interessante" che" mentre Trump si sta muovendo nella direzione opposta, un'altra grande potenza nel mondo come la Cina stia manifestando segni diversi". E sugli armamenti ha sottolineato che "col nuovo budget si parla di sette miliardi di dollari per modernizzare gli armamenti dell'America" e "questi sette miliardi devono venire da qualche altra parte, quindi si taglia l'assistenza allo sviluppo". Ma "per fortuna", ha aggiunto il cardinale, "anche negli Stati Uniti ci sono alcune voci che dissentono, voci contrarie, anche in disaccordo esplicito contro le posizioni di Trump". Continua a leggere….


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