Il Comune rimane senza soldi: da settembre niente scuolabus per i bambini del paese
Accade a
Mongiardino Ligure, in alta Val Borbera,il pulmino necessario per trasportare
gli alunni alla scuola di Rocchetta Ligure
Sempre più difficile vivere nei paesi montani.
Nonostante i tanti proclami della politica, i piccoli Comuni sono sempre più
strozzati dai tagli statali e non riescono a garantire i servizi necessari alle
famiglie. Così, accade che a Mongiardino Ligure, in alta Val Borbera, da
settembre i bambini non avranno più a disposizione lo scuolabus per andare a
scuola a Rocchetta Ligure. «Nel 2013 – racconta il sindaco Renato Freggiaro –
dallo Stato e dagli enti superiori erano arrivati 80 mila euro. Quest’anno siamo
a 3 mila. Cosa ci faccio con questi soldi?». Il Comune aveva la necessità di
acquistare un nuovo scuolabus poiché da anni il servizio avveniva con
un’automobile adattata in qualche modo al trasporto scolastico. «La precedente
amministrazione – dice ancora il primo cittadino, rieletto nel 2014 dopo cinque
anni all’opposizione – non aveva dato seguito alla mia richiesta di contributo
in Regione presentata nel 2009, quando ero sindaco. Così, come scuolabus si
utilizzava una macchina nella quale sono stati installati dei seggiolini per
evitare che i bambini si facessero male con le cinture di sicurezza in caso di
incidente». Una situazione di emergenza
che Freggiaro non si è sentito di portare avanti: «Troppi rischi comunque,
così, di fronte all’impossibilità di acquistare un mezzo adeguato e ai tagli
continui ai contributi statali, ho preferito lasciare perdere». Il Comune
garantirà alle quattro famiglie dei bambini un contributo per pagarsi le spese
del trasporto in proprio ma è comunque un brutto segnale per l’Appennino:
«Piuttosto che correre certi rischi al Comune conviene dare questa piccola
quota a ogni nucleo familiare, garantita comunque dalla Regione».
Freggiaro
ricorda che anni fa i bambini in età scolare a Mongiardino erano otto, poi
diverse famiglie hanno preferito trasferirsi altrove a causa dei troppi disagi.
Lo stesso sindaco da tempo abita a Cantalupo Ligure, dove per ora i servizi non
mancano. «Ho fatto presente la situazione del mio comune in Prefettura –
conclude Freggiaro -. Mi sono sentito dire che devo vendere i boschi e i
terreni per ricavare qualcosa. Il fatto è che Mongiardino non possiede neppure
quelli». Per ragioni di bilancio il Comune è costretto a prestare la sua
impiegata a Dernice per tre giorni la settimana.
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