Migranti, dopo l'Austria ecco Orban. "Il V4 chiede all'Italia di chiudere i porti"
Il giorno dopo la
richiesta dell'austriaco Kurz ad Alfano di bloccare i migranti a Lampedusa, il
premier ungherese anticipa il contenuto di una lettera indirizzata al
presidente del Consiglio Gentiloni dai leader del gruppo di Visegrad,
comprendente anche Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. "Se i porti non
verranno chiusi il problema diventerà ingestibile: tedeschi e austriaci
chiuderanno presto le loro frontiere". Rapporto Oim: aumentato del 600% il
numero delle migranti arrivate in Italia a rischio sfruttamento sessuale
BUDAPEST - La surreale richiesta del ministro degli
Esteri austriaco Sebastian Kurz ad Angelino Alfano, di bloccare i migranti a
Lampedusa o comunque sulle isole italiane per evitare il loro arrivo in Europa
centrale, non era evidentemente una boutade solitaria partorita dai burocrati
viennesi. Piuttosto, la prima mossa di una strategia studiata su più tavoli.
Quelli del famigerato gruppo di Visegrad - Ungheria, Repubblica Ceca,
Slovacchia e Polonia - che, come in una rievocazione ottocentesca dell'Impero
austro-ungarico, vedono in Vienna il proprio faro. Perché, 24 ore dopo Kurz,
ecco il premier ungherese Viktor Orban, quello del muro, preannunciare una
lettera al suo omologo italiano, Paolo Gentiloni, firmata da lui e dagli altri
leader di Visegrad. Per recapitare al presidente del Consiglio una richiesta
perfettamente in sintonia con la provocazione di Kurz: "L'Italia dovrebbe
chiudere i suoi porti" per arginare i flussi migratori dal Mediterraneo.Orban
ha anticipato il contenuto della missiva in un'intervista alla radio pubblica
Mr. I quattro di Visegrad fanno una serie di proposte al governo italiano. Ma
"se non verranno chiusi i porti ai migranti - scrivono i leader del V4 -
il problema diventerà ingestibile, dato che tedeschi e austriaci chiuderanno
presto le loro frontiere". "Il flusso immigratorio - aggiungono -
deve essere fermato in Libia". E all'obiezione che in Libia non esiste un
potere pronto a mettere in atto il piano italiano (portare nel Paese
nordafricano la linea di confine a Sud dell'Europa fermando lì i migranti in
centri supervisionati da Onu e ong) e a collaborare con l'Ue per fermare i
trafficanti, Orban risponde: "Penso ad azioni militari". Il premier
ungherese critica infine anche le stesse ong che stanno aiutando i profughi in
mare e per le quali l'Ungheria fronteggia una nuova procedura di infrazione
dalla Commissione Ue. "Sono finanziate ed appoggiate da George
Soros", il miliardario americano di origine ungherese, secondo il premier
di Budapest. Continua a leggere….
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