A Torino la città sotterranea dei migranti



A Torino la città sotterranea dei migranti
Nei sotterranei delle vecchie palazzine olimpiche di Torino, da quattro anni occupate da rifugiati nordafricani,vivono quattrocento persone che li hanno trasformati in laboratori e abitazioni: un intrigo di materassi sfondati, pareti di cartone e bombole del gas. Una città di fantasmi clandestini che fa il paio con la palazzina sgomberata a Roma nei giorni scorsi, dove i profughi pagavano due euro per sedersi tre ore. Federico Geremicca nota che l’affermarsi del modello-Minniti in Europa ha cancellato dai radar delle cronache Lampedusa, dove i migranti non sbarcano (quasi) più.

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