Un racconto di Loredana Mariniello

Per chi volesse leggere un mio racconto :
Non è che un blocco di ghiaccio freddo il cuore, come l'inutile involucro di questo mio corpo privo di forze adagiato sulla bianca neve a fiotti appena caduta in questa lunga, spietata notte di terrore in cui anche la luna spaventata è sparita. é quasi l'alba, lento inizia un nuovo giorno, ma io non sono più quella di ieri : la bella studentessa universitaria, sognatrice un pò ingenua che per cambiar sorte al proprio destino, ha deciso di trasferirsi dal suo paese natale di provincia in una grande città come Milano, perchè in provincia non ci sono orizzonti che i giovani possano inseguire, per cui è necessario partire, allontanarsi dai propri cari per mutar condizione e per non crogiolarsi o adattarsi ad una storia già scritta, ma non scelta. 
Son emigrata altrove portando in valigia un carico sterminato di inesperienza, sul volto due occhi neri luminosi di speranza, le gambe intimorite dall'impotenza di non riuscir da sola a superare la propria timidezza, e tra i riccioli fluenti dei miei lunghissimi capelli neri e sulla pelle d'ambra, il salubre odore di mare della mia adorata terra, promettendo a me stessa che sarei ritornata un giorno, finalmente donna ! Schiacciata dal peso della mia insicurezza, son in fine partita, sono arrivata pensando di non farcela, ma ce l'ho fatta, almeno così credevo ! 
Oggi... oggi, non ne sono più tanto sicura ! Ho gli occhi sbarrati, vuoti, spenti, l'anima è il vetro di una finestra spaccata da un enorme masso e caduta giù in mille frammenti ! Tutto è successo solo ieri !Eri carino, nella tua appariscente divisa da militare, spiccavi sugli altri e, diciamocelo con una certa franchezza, sapevi muoverti , riuscivi a farti notare ! Moro quanto me, se non più scuro, occhi neri in cui vi è raccolta tutta una vita da indovinare, tu così sicuro di piacere come avresti potuto lasciarti scappare quel tenero bocconcino che continuava a fissarti come fossi un'apparizione ?( Che stupida, sono stata ! ). 

Una fatale, reciproca attrazione, accorciò le distanze e favorì la nostra conoscenza. ( Perchè non ho ragionato ed ho prestato fede alla mia incoscenza ? )Era solo una semplice serata di sballo in discoteca tra amici ! Non ero poi,neanche appariscente avvolta in quel caldo maglioncino nero, le gambe coperte da un paio di jeans scuri ed ero anche piuttosto impacciata e maldestra nel mio incedere verso te ! 
Pure è bastato uno sguardo,lo strusciarsi di un lento, uno strano drink mai provato e facile è stato donarti un lieve bacio, appena un sottile sfiorarsi di labbra e subito per l'eccitazione o per gli iniziali postumi di una sbornia, la mia testa ha preso di colpo a giarare, ragion per cui onde evitare di cadere, mi son poggiata al mio bellissimo Adone, pronto a sostenermi da antico, introvabile cavaliere e a trascinarmi fuori dalla mischia, in un luogo isolato, appartato, lontano da occhi indiscreti e da una brutta situazione . Non era ancora caduta la neve, ma battevo i denti per il pungente freddo ! Tu avevi caldo e incominciasti a spogliarti : rimanesti in manica di camicia, nel verde del campo lanciasti i denim e l'ingombrante giaccone, poi, contro ogni previsione, gli occhi neri e profondi diventarono crudeli, i baci dolci si fecero irruenti, le tue mani frementi con sempre maggior violenza s'inoltrarono sopra e sotto i miei vestiti. 
Conscia di non essere l'oggetto di un improvviso e devastante amore e neppure il frutto proibito di un desiderio, cercai di svincolarmi, di liberarmi da quella morsa, provai con ogni mezzo a ribellarmi al tuo volere, ma non riuscivo neppure ad urlare tanto ero pietrificata e lacerata dal dolore ! Fin dentro alle mie viscere più nascoste, entrasti, vile impostore ! Non ti bastò penetrarmi con ciò che solo apparentemente ti rendeva uomo, profanasti e sconsacrasti le mie budella con un oggetto che neanche saprei descrivere o disegnare ! Fino in fondo volevi arrivare, per poter maggiormente godere vedendomi immersa in quella pozza di sangue e di orrore ! Ho visto con i miei occhi il volto della morte...ed ho avuto paura ! Pregavo,implorando Dio di far finir presto quell'assurda tortura! Ho abbassato un attimo le palpebre, le ho rialzate e già non c'eri più. Col tuo ghigno malefico, tornasti soddisfatto in sala a ballare. 
Una vermiglia macchia , traccia del tuo trionfo , ti splendeva sul bianco polsino. Credevo, veramente, di essere stata uccisa e forse in parte sei riuscito in quell'intento ! Quella notte ho incontrato Satana fatto persona, ma un angelo mi ha raccolta dall'umido asfalto, all'alba di un nuovo giorno, ha raccolto un cumulo di ossa e membra rotte, prive di spina dorsale ! Illustri chirurghi hanno tentato di rattopparmi e ricucirmi nel migliore dei modi, come fossi una consunta, sdrucita bambolina di stoffa, ma l'anima, la spensieratezza e la fiducia nel mondo proprie della mia tenera età, i medici in quelle lunghissime, estenuanti ore di difficili impossibili interventi, non son riuscite a recuperarle e a rimetterle insieme ciascuna al suo posto ! Oggi tu continui a passeggiare per le strade del centro come nulla fosse accaduto ! Invece, io, per la vergogna e la paura son dovuta scappare altrove ancora una volta, ricominciare e riadattarmi nuovamente ad un'altra realtà che non avevo preventivato di dover affrontare. 
Una vita integralmente distrutta dalla leggerezza e dalla prepotente perversione di un sadico, bastardo mostro ! (scusami, non esistono termini abbastanza consoni a definirti ! ). Tra disgusto e continui conati di vomito ripenso a quei momenti, che mai cancellerò dalla mente, rivivo quei terribili istanti e mi chiedo : " è tutto finito per me ? Quando riprenderò a vivere e a sorridere come facevo un tempo ? Saprò riconoscere l'amore e riuscirò ad amare in modo giusto, l'uomo giusto o resterò per sempre segnata dall'ignominia di quell'evento ? "





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