LA TEMPESTA, Domenico Angori
by, Domenico Angori
LA TEMPESTA
Chiude la porta il vento,
sbatte la finestra
sento il frantume di un vetro,
è arrivata la tempesta.
Non mi turberai mai,
sono più forte di te
quando torna il sole, te ne andrai,
Io resterò sempre dentro di me.
Sotto l’oscurità del tuo cielo,
veglio con la luce dei tuoi lampi
ascolto i suoni del vento,
vedo galleggiar le foglie sui campi.
Gli alberi oscillano dal vento,
il gregge veglia nell’ovile
incuriosite guardano il cielo,
pensano di uscire.
Come un suono di corno,
si ferma il vento
con il rumore di un tuono,
appare l’arcobaleno.
Tanto rumore
per poca pioggia,
volevi sconfiggere il sole,
solo per un ora.
Tempesta, non andar via
piove ancora sul mio prato
su di te voglio far una poesia,
per la gioia che mi hai regalato.
Angori Domenico
Chiude la porta il vento,
sbatte la finestra
sento il frantume di un vetro,
è arrivata la tempesta.
Non mi turberai mai,
sono più forte di te
quando torna il sole, te ne andrai,
Io resterò sempre dentro di me.
Sotto l’oscurità del tuo cielo,
veglio con la luce dei tuoi lampi
ascolto i suoni del vento,
vedo galleggiar le foglie sui campi.
Gli alberi oscillano dal vento,
il gregge veglia nell’ovile
incuriosite guardano il cielo,
pensano di uscire.
Come un suono di corno,
si ferma il vento
con il rumore di un tuono,
appare l’arcobaleno.
Tanto rumore
per poca pioggia,
volevi sconfiggere il sole,
solo per un ora.
Tempesta, non andar via
piove ancora sul mio prato
su di te voglio far una poesia,
per la gioia che mi hai regalato.
Angori Domenico
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