Sulle ali dei ricordi - il nuovo romanzo di AmbraTonnarelli
di Maura Mantellino
In questi giorni è uscito il romanzo SULLE ALI DEI RICORDI di Ambra Tonnarelli edito da LA COLLINA DEI CILIEGI nella collana I giardini di marzo.
Luce Swan ha trentadue anni e vive a Londra da undici. Siede su di una panchina a Hyde Park, su quella panchina, prezioso scrigno pieno dei segreti che la sua memoria custodisce.
E’ un giorno nostalgicamente drammatico, l’anniversario di un tragico evento, che dieci anni prima le ha frantumato il cuore. Immersa tra i colori e i profumi dell’autunno, Luce viaggia sulle ali dei ricordi, con cui ogni giorno nutre la sua anima e rivive l’anno più intenso della sua esistenza, l’anno in cui ha realmente vissuto.
Una delicata storia d’amore dove la protagonista si abbandona al ricordo e rievoca una bellissima esperienza con risvolti tragici. La sua storia a tratti assume una fermezza disincantata della constatazione delle leggi inesorabili della vita: il passare del tempo, degli eventi, la malattia, la fuga di attimi dolcissimi.
Il ricordo è l’unica cosa che sopravvive. L’uomo che Luce ama, diventato ricordo irrevocabile e quasi cristallizzato, è un fantasma malinconico e muto da custodire nella memoria e nel cuore. Attraverso la protagonista di questo racconto viviamo la quotidianità di una donna che vive l’amore a tutto tondo con le frustrazioni e i desideri di ogni donna innamorata, rimanendo immune allo scoraggiamento grazie a un’empatia e un ottimismo che invadono ogni attimo.
Una narrazione mai scontata e un’inaspettata originalità basata su una melanconica dolcezza, con un serrato ritmo narrativo.
Ed ecco a voi un estratto: Ognuno dei miei ricordi lo tiene accanto a me, lo ancora a me, impedendogli di abbandonarmi al mio destino di morte. La vita arde in me soltanto grazie ai miei ricordi, alla promessa che gli ho fatto. Non c’è istante della mia vita in cui il mio pensiero non sia rivolto a lui e a ciò che mi ha lasciato dentro. Oggi, però, è un giorno drammaticamente particolare. E’ il giorno in cui dieci anni fa ho iniziato a vivere nei miei ricordi, in cui mi sono aggrappata al suo mondo per non morire dentro, per far sì che la morte non portasse via con sé ciò che mi porto nell’anima, ciò che egli amava tanto in me. Il riflesso del mio nome.
Buona lettura!
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