Giorgio Abonante: La retorica della trasparenza ha vissuto in Consiglio Comunale la sua rappresentazione teatrale.

Alessandria: La retorica della trasparenza ha vissuto in Consiglio Comunale la sua rappresentazione teatrale. La forma che si scontra con la sostanza. 
La diretta streaming (giusta, apprezzabile di per sé) come illusione, le delibere come facciata e la sfacciataggine di chi le presenta stravolgendone il contenuto. La negazione di quel che si afferma in campagna elettorale e di quel che si scrive negli atti. Tutto in streaming, però.

Nell'intervento di presentazione della delibera sul piano di razionalizzazione delle "partecipate", e in replica, l'Assessore con le deleghe di riferimento ha detto che la Giunta Cuttica cambierà tutto quel che è stato fatto nel recente passato. 
Ma l'allegato 4 della delibera (vedi foto) lo smentisce clamorosamente. Non a caso la maggioranza ha votato per "amor di patria", citando testualmente uno dei consiglieri di centrodestra intervenuti.


Il merito politico della delibera a nostro giudizio è corretto, ma le dichiarazioni dell'Assessore competente ci preoccupano, per il futuro del sistema Comune/partecipate e per la chiarezza dei rapporti fra Giunta e Consiglio, ragione della nostra astensione.
Del resto l'astensione di molti consiglieri di maggioranza sul bilancio consolidato, importante provvedimento discusso sempre nella seduta del Consiglio comunale di ieri, la dice lunga sul clima interno alla maggioranza. In attesa del programma di mandato.



Sottolineo il tempismo e la correttezza delle dimissioni presentate ieri da Renzo Penna (comitato controllo analogo in Amag Ambiente) che ha saputo cogliere il momento giusto dopo la totale assenza di fiducia espressa ieri dalla Giunta nei confronti degli attuali ammnistratori di nomina 2012/17. Sfiducia comprensibile, sia chiaro, ma son passati tre mesi dall'insediamento del nuovo Sindaco: se gli amministratori non vanno bene si rimuovono, non si tengono lì da usare come scusa.

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