Arte Alessandrina, by Cristina Saracano
by, Cristina Saracano Alessandria
La bellezza
è di chi sa guardare. Non è vero che ad Alessandria e provincia non ci sono
stati artisti, basta informarsi per scoprire l’esatto contrario.
Parliamo di
pittori nati nella nostra provincia.
Già nel XV
secolo Franceschino e Manfredino Boxilio, da Castelnuovo Scrivia, dipinsero una
sala del castello sforzesco di Milano, la pala della pieve di Gavi e
affrescarono la pieve di Volpedo.
Nel duomo di
Alessandria e nelle chiesa di Santa Croce di Bosco Marengo troviamo dipinti di
Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, ispirati alla pittura lombarda.
Giovanni
Migliara, alessandrino, si dedicò alla scenografia del teatro alla Scala di
Milano e ad alcuni dipinti di vedute in stile veneziano.
L’Ottocento
è ricco di artisti: Francesco Mensi, Carlo Caniggia, Angelo Morbelli, Giuseppe
Pellizza da Volpedo, Leonardo Bistolfi, per terminare con il più recente Carlo
Carrà, in contatto con l’impressionismo parigino e la pittura divisionista.
Valentina Bonanno, studiosa alessandrina di storia dell’arte, con il
suo libro “Alessandria. Chiese, palazzi storici e collezioni civiche” ci dà una
visione completa di quanto si possa visitare in Alessandria.
Ho
assistito alla sua presentazione presso Il Museo della Gambarina il 9 novembre
scorso e lo consiglio a tutti. Il libro è acquistabile online oppure presso la
Libreria Fissore di Alessandria, via Caniggia 24, e l’edicola di via Dante 50.
Perché
la bellezza è di chi sa guardare.
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