Casa

At rest – Wassily Kandinsky
Abbiamo guardato al mattino
come se mai ce ne fosse stato un altro
sopravvivendo senza memoria
e facendo solo finta di capire
che bastasse sorridere per mentire.
Così la prima goccia d’estate
ha ucciso questo caldo
e non ha aggiunto niente
ai pensieri incauti di quest’alba imminente
– semmai il contrario: ha detto addio
ai tramonti gloriosi, alle cicale stonate
e a tutti i versi scritti in per te.
Dietro la finestra non si vede più nulla
solo il mio violino suona e canta con dolci parole,
è una quiete apparente
non c’è altro modo, non c’è mai stato:
fingendomi altrove mi stupisco
di quanto le mie mani si perdono in te
di quanto i miei occhi si fissano sui tuoi
di ogni parola che diventa anima e cuore
in questa bellissima isola di mare
che come un faro ci richiama sempre
qui, in questo dolcissimo luogo
che ancora mi ostino a chiamare casa.




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